“La velocità che rallenta la vita” è il titolo di un nuovo filmato di play4safety del TCS che ha come protagonisti due giovani apprendisti ticinesi, incappati in due gravi incidenti stradali. Con coraggio, Jonathan e Mirko raccontano le traversie che ancor oggi patiscono.
Play4safety è un programma del Touring club Svizzero, cofinanziato dal Fondo per la prevenzione degli incidenti, che s’indirizza in particolare ai giovani, cioè a quella fascia d’età che statisticamente viene considerata come una delle più a rischio. Il filmato, che fa parte integrante del programma di educazione stradale per le scuole professionali, illustra come sono successi i due incidenti e i protagonisti raccontano le lunghe giornate di degenza in ospedale, gli interventi subiti, le menomazioni, le preoccupazioni per il futuro: temi che fanno veramente riflettere!
Inizialmente questo progetto d’educazione stradale è partito dalla SPAI di Biasca che forma tutti gli apprendisti del ramo automobilistico e, visto l’ambiente in cui si svolge la loro formazione professionale, sono quelli più a contatto con il mondo dell’automobile e quindi anche quelli che hanno la possibilità d’acquisire le maggiori conoscenze e competenze a suo riguardo, ma sono anche quelli più a rischio.
Da qui l’idea di inserire nella formazione scolastica dei momenti formativi riguardanti il tema della sicurezza stradale. Trattasi di una serie di conferenze con una differenziazione dei contenuti in funzione dell’età dei fruitori che ora, sempre in collaborazione con il TCS, è stato esteso a tutto il settore delle scuole professionali a livello cantonale.
Allo scopo di avvicinare e sensibilizzare gli studenti alla problematica della circolazione stradale e a tutti i rischi e le implicazioni fisico-morali che un incidente può comportare viene utilizzato durante le lezioni di cultura generale i programmi del sito web “play4safety”.
Grazie a questo materiale si ha un filo conduttore tra le conferenze e la possibilità di integrare i “momenti formativi” durante lo svolgimento delle normali lezione senza andare a sovraccaricare il programma scolastico, lasciando piena libertà alle differenti sedi su come e quando organizzare gli interventi.
Una particolarità e il punto forte di questo progetto è quello di sfruttare delle risorse “locali”, infatti i materiali (foto, filmati e testimonianze) usati durante le conferenze provengono interamente da casi accaduti in Ticino, com’è il caso di quest’ultimo filmato che documenta la spiacevole esperienza di due allievi della SPAI di Biasca.
Domizia Menghetti, animatrice del programma e docente: “Purtroppo nella mia carriera d’insegnate sono venuta a contatto con parecchi giovani che hanno visto la loro vita cambiare drasticamente a causa d’incidenti stradali”.
Il filmato è visibile a tutti su internet: www.play4safety.ch e sicuramente farà riflettere e permetterà di riavvicinare i ragazzi alla realtà spesso deviata dalla visione di filmati in rete e dai videogiochi.