Dopo Faido, dopo Lugano, dopo Blenio, dopo altre fusioni più contenute dove tutti hanno speso parecchi soldi ricevuti da “Mamma Cantone” per non sempre progetti vincenti, ora arriva la genialata di Bellinzona. Mezzo milione per illuminare internamente la collegiata per preservare le pitture interne, a favore del turismo. Così l’hanno venduta e la proporranno al Consiglio Comunale per l’approvazione. Con tutti i problemi che ha Bellinzona e avrà la nuova entità aggregativa, mezzo milione per la Chiesa!!!
Se la motivazione potrebbe essere anche plausibile e lodevole, con le ristrettezze economiche in cui si dibattono tutti i comuni del cantone, questo mezzo milione potrebbe essere speso a favore dei commercianti del luogo, con iniziative o aiuti economici a garantire i posti di lavoro e le aperture dei negozi di piccoli commercianti. Tutto il resto ha secondi fini, e a queste proposte bisogna evitare di essere tratti in inganno e bocciarle immediatamente. Ci dicano quanti turisti visitano all’anno la chiesa e poi che si valuti se veramente ha senso la spesa proposta. Ma vedere soldi del cantone e dei comuni, dunque della popolazione, spesi a cuor leggero per fare u bell’intervento e nulla più, fa male a chi preme il benessere della gente.
Basta citare e giustificare ogni progetto con la parola magica “Turismo” e guai a chi si oppone. (ETC/rb)