Comunicato stampa easyvote, 23.09.2020
I giovani ritengono la questione climatica pertinente e in essa trovano un riferimento identitario. Le conseguenze in termini di impegno politico sono in parte visibili.
Il nuovo Monitor politico easyvote rivela che gli scioperi per il clima non sono solo una forma di impegno politico che si manifesta presso i giovani per poi diffondersi in tutta la società, ma portano anche ad un’ulteriore politicizzazione dei giovani. Nonostante nel corso dell’anno 2019 la questione climatica abbia modificato il rapporto tra giovani e politica, l’interesse dei giovani per tutti gli altri temi politici è rimasto costante oppure è diminuito.
Il cambiamento climatico politicizza – in parte
Da qualche tempo ormai si parla di giovani “apolitici”, di una generazione cresciuta nell’era dei social media per la quale “apparire” è più importante di “essere”. Da quando sono iniziati gli scioperi per il clima, ossia poco più di un anno fa, la questione è cambiata radicalmente. Ora in molti si meravigliano piuttosto di come i giovani stiano influenzando i media e la politica e di come siano riusciti a rendere il cambiamento climatico una priorità assoluta. Infatti, la maggioranza delle allieve e degli allievi intervistati, per esattezza il 54%, afferma che il cambiamento climatico è una questione politica che li interessa personalmente.
Quello che il cambiamento climatico è riuscito a fare, era sembrato a lungo impensabile: il tema è infatti diventato un punto centrale nella politica che sta influenzando l’identità di un’intera generazione. Anche altri argomenti coinvolgono i giovani, ma in misura nettamente inferiore. Nonostante il grande impatto del movimento per il clima e delle elezioni federali, non si registra un chiaro aumento dell’impegno politico tra le partecipanti e i partecipanti al sondaggio. Tuttavia, chiari indizi mostrano una crescita della motivazione dei giovani a partecipare alla vita politica, legata ad avvenimenti concreti che vanno oltre alla questione climatica, come lo sciopero delle donne, la presidenza di Donald Trump oppure le questioni relative all’UE.
Ambiti tematici politici
Tra le allieve e gli allievi intervistati, si sono registrate delle differenze rilevanti per quanto riguarda gli ambiti tematici politici di interesse. Ecco alcuni esempi:
• Nella Svizzera romanda l’interesse per il tema della parità di genere tra uomini e donne è notevolmente più alto rispetto alle altre regioni linguistiche. Lo stesso vale per il tema dei rapporti con l’UE. Al contrario, è invece stato registrato un interesse molto basso nei confronti del tema della sanità.
• In Ticino il tema del cambiamento climatico suscita molto meno interesse del tema della migrazione e dell’asilo politico.
• Nella Svizzera tedesca, il numero di giovani svizzere e svizzeri che si interessano al tema della digitalizzazione e della comunicazione digitale è ben tre volte più alto che nelle altre regioni del paese.
• Il numero di giovani donne che si interessano per il tema della parità di genere è tre volte più alto di quello degli uomini. Anche il tema del cambiamento climatico e quello della migrazione interessano più le allieve degli allievi.
• Il numero di giovani uomini che si interessa al tema dell’economia e della digitalizzazione è nettamente più alto del numero di giovani donne.
• Le allieve e gli allievi delle scuole professionali si interessano di più di politica interna e del tema della previdenza per la vecchiaia rispetto alle allieve e agli allievi che frequentano il liceo. Questi si interessano invece maggiormente alla politica estera e al tema della parità di genere.
In generale, quasi la metà delle allieve e degli allievi intervistati si interessano alla politica internazionale (46%). Questa percentuale è variata solo minimamente nei sondaggi degli ultimi cinque anni.
Informazione selettiva
Il sondaggio per il Monitor politico easyvote ha avuto luogo subito dopo alle elezioni federali del 2019: le elezioni si sono svolte il 20 ottobre, mentre il sondaggio è stato lanciato il 24 ottobre 2019. Le elezioni federali sono quindi state una buona opportunità per intervistare giovani allieve e allievi sul loro metodo per informarsi in ambito politico. Le allieve e gli allievi intervistati sono sempre meno informati sui temi politici, mentre aumenta l’importanza delle informazioni ricavate dal proprio contesto diretto (concetto chiave della “cassa di risonanza”). Cresce infatti l’utilizzo dei media “on demand” e viene trascorso sempre più tempo su piattaforme come Instagram, che si concentrano esclusivamente sulle preferenze dei singoli utenti, restringendo così il campo di informazione. A questa tendenza si aggiungono un livello relativamente alto di sfiducia nei confronti dei media e una ricerca sempre meno frequente di informazioni, il che favorisce un allontanamento dai media tradizionali (p.es. radio, TV).
La differenza nel livello di fiducia nei confronti dei media tra le allieve e gli allievi delle scuole professionali (37% degli intervistati afferma che i media sono molto/piuttosto degni di fiducia), e quelli che frequentano il liceo (50% degli intervistati afferma che i media sono molto/piuttosto degni di fiducia) è netta. Il Monitor politico easyvote conferma il trend dell’aumento della privazione di notizie tra i giovani. Se nel 2014 il 22% dei giovani intervistati dichiarava di informarsi ogni giorno o anche più volte al giorno sugli avvenimenti politici, oggi questa cifra raggiunge solo il 10%.
La notorietà di easyvote aumenta
Nel settore dei social media è possibile constatare un chiaro allontanamento dei giovani da Facebook, a favore di Instagram. Nel corso degli anni il materiale informativo ufficiale della Confederazione e dei cantoni ha perso importanza tra le fonti di informazione utilizzate dai giovani. Tra i giovani intervistati che utilizzano i documenti ufficiali della Confederazione per informarsi, il 27 percento li reputa comprensibili, mentre il 47 percento dichiara che questi sono piuttosto comprensibili. La notorietà di easyvote aumenta lievemente, ma in modo costante di anno in anno.
Partecipazione alle elezioni federali del 2019
Lo sciopero per il clima è stato l’elemento che in assoluto è stato nominato più frequentemente tra i fattori che hanno spinto maggiormente i giovani a partecipare alle elezioni federali oppure ad impegnarsi in politica. Lo sciopero per il clima è infatti l’unico tema ad essere citato da una maggioranza di tutte le allieve e allievi motivati dagli avvenimenti d’attualità. Al secondo posto troviamo lo sciopero delle donne, il quale è però stato citato molto meno frequentemente.
Le elezioni federali vengono prese in considerazione e apprezzate come elemento determinante per la politica svizzera. Agli occhi delle allieve e degli allievi intervistati, le elezioni sono tuttavia legate ad alcune difficoltà. Queste non riguardano tanto lo svolgimento delle elezioni e la procedura di voto, quanto piuttosto la scelta di un partito o di una persona.
Vivere la politica a scuola
Nel corso degli anni la consapevolezza dell’importanza dell’educazione civica e alla cittadinanza è leggermente aumentata tra i giovani intervistati. Tuttavia, l’utilità dell’insegnamento di questa materia percepita dalle allieve e dagli allievi diminuisce regolarmente. Per contrastare questo fenomeno, si potrebbe svolgere l’educazione civica e alla cittadinanza seguendo un approccio più pratico e orientato ad un reale dibattito, piuttosto che seguendo un approccio passivo e svolgendo discussioni generali sulla politica.