Dopo quasi un anno di restrizioni, e non discutiamo se giuste o sbagliate, ci ritroviamo davanti ad uno scenario tragi-comico, se non fosse che vi sono persone che si ammalano e muoiono pure. Se durante la prima ondata il Governo con il suo presidente di allora ha dimostrato capacità decisionale e coerenza nelle decisioni (anche in questo caso non discutiamo nel merito), dopo l’estate il cambio di Governo o di posizioni al Governo ha partorito una grande confusione e una non riconosciuta capacità decisionale unilaterale e coerente. Si decide di chiudere, prima ad un certo orario la sera i ristoranti, poi il giorno dopo si chiedono investimenti ai ristoratori e altri settori per poter lavorare e di nuovo il giorno dopo, fregandosene dei sacrifici si decide di chiudere solo certi settori. Soldi messi sul tavolo, o meglio promessi, molti, ma la realtà di questi mesi fotografa una situazione molto diversa da quella che ci stanno raccontando.
Dopo la chiusura di tutti i ristoranti, palestre, luoghi di cultura, stadi si pensava di aver trovato il bandolo della matassa. Sorpresa! I contagi sono rimasti alti e i decessi pure. E anche qui non entriamo nel merito. Sono constatazioni derivanti dalle cifre che ci propinano giornalmente i medici della mutua e i vari governanti. Allora hanno sbagliato tutto, viene da chiedersi.
Alle scuole elementari ci avevano spiegato il concetto della densità degli abitanti per km2. Se ci sono 1000 persone in un’area ben definita, se di quell’area chiudiamo ristoranti, luoghi di cultura, stadi e palestre, le 1000 persone presenti dovranno starci in uno spazio più ridotto. Con il rischio di non riuscire a mantenere le distanze sociali.

5 elementare scuole del cantone Ticino che sono tra l’altro in fondo alla scala a livello Nazionale. Ma il concetto deve essere chiaro. Solo i medici della mutua e i governanti non sanno fare questo calcolo e non regaliamo loro il “regolo”, perché probabilmente non lo sanno neppure usare…
Questo è quanto!
(ETC/rb)