Agli inizi di gennaio, l’Amministrazione federale delle dogane ha confermato un caso di contrabbando di generi alimentari provenienti dall’Italia che tra il 2016 e il 2017 ha coinvolto 13 esercizi pubblici ticinesi (2 ton. di carne, 120 l. olio, 75 l. superalcolici).
– La dimensione del caso non è indizio di un fenomeno diffuso?
– Perché non si comunicano ufficialmente, a tutela dei consumatori e della categoria professionale, i nomi delle società coinvolte?
L’amministrazione federale delle dogane ha smascherato ad inizio anno un traffico di salumi, carne, olio d’oliva e limoncello importati illegalmente in Ticino da parte di 13 ristoratori ticinesi. Questo contrabbando di alimenti, oltre ad evidenziare una dinamica perversa e nociva per il tessuto economico, mette in cattiva luce un intero settore.
Marco Romano
Consigliere nazionale PPD Ticino
Vice-Presidente “Gruppo del Centro.PPD.PBD.PEV”
Municipale della Città di Mendrisio