La popolarità dei fondi d’investimento speculativi, meglio conosciuti come fondi hedge, ha da sempre posto interrogativi sulle ragioni per i rendimenti generalmente superiori a quelli dei fondi d’investimento tradizionali. In ambito accademico, il fenomeno è stato finora studiato con i modelli di analisi fattoriale (factor models), che tuttavia non rispondono completamente alla domanda.
Il Prof. Alberto Plazzi dell’USI e dello Swiss Finance Institute, assieme ad altri due colleghi, Marc Gerritzen (Berenberg Bank) e Jens Jackwerth (Università di Costanza), ha affrontato il tema con un nuovo approccio, analizzando i dati forniti dall’autorità di vigilanza finanziaria britannica (Financial Conduct Authority), che indicano le precedenti attività professionali e le frequentazioni dei gestori di fondi hedge. Lo studio, pubblicato con il titolo Birds of a Feather – Do Hedge Funds Flock Together?, dimostra che i colleghi attivi in uno stesso ambito professionale tendono a ‘ritrovarsi’ in successive situazioni lavorative, come le società di gestione di fondi hedge. Tale “portabilità” delle competenze acquisite e dei legami personali sviluppati nella precedente occupazione si manifesta successivamente in una gestione caratterizzata da profili di rischio e decisioni di investimento simili. Secondo gli autori dello studio, i legami sociali tra i manager dei fondi hedge spiega una componente significativa del loro successo, che in fase di valutazione delle performance andrebbe tenuto in considerazione.
La scheda descrittiva completa dello studio è scaricabile qui: www.sfi.ch/practitionerroundups_june2016.pdf
Per informazioni sulle attività di ricerca dello Swiss Finance Institute: www.sfi.ch/knowledge