Che tristezza, piango l’amico Olivier Veuve, artista e maestro scandolaio, che ci ha lasciati venerdì scorso. Martedi 21 novembre alle 14 lo saluteremo nella sua La Forclaz. L’avevo visto a fine agosto per una cena tra amici a Aigle, era sofferente, provato nel fisico, ma con lo spirito vivo e ancora battagliero, voleva vincere a tutti i costi la malattia che purtroppo lo ha rapito. Addio amico caro, la vita non ti è sempre stata amica, ora hai ritrovato la tua cara moglie che di poco ti ha preceduto, anche Lei provata dal crogiolo di ferale e ingiusta malattia.
Quanti ricordi delle tue opere in tutto l’arco alpino e anche in Ticino e in Mesolcina. Operammo assieme con Federlegno per diffondere l’arte e l’uso delle scandole anche da noi, specialmente le scandole di castagno: alla Copera di Camorino con progetto di Tita Carloni, alla Capanna Scaletta in Val Blenio, ai Turn di Moghegno, a Sabbione in Val Bavona, a Lostallo, a Melide alla Swissminiatur. Ricordi di mimenti gioiosi alla mia Casa di Bosco Gurin e all’Osteria delle Alpi, in Valle di Peccia a San Carlo al tavolo di sasso che tanto amavi, la mitica cena di carne di capra che spesso mi ricordavi. Riposa in pace amico, la tua mano, le tue scandole hanno dato vita a tanti tetti di ogni tipo, forma e destinazione: queste opere sono il tuo vivo, concreto e migliore testamento. Il tetto della Chiesa di La Forclaz, ove ti saluteremo martedì, è stata una delle tue ultime opere e quanto ne eri fiero della realizzazione, eri pur già nella lotta con la malattia.
Non si potrà transitare dalle tue amate zone senza pensarti, senza un requiem eterna.
Germano Mattei, già Presidente di Federlegno Ticino.