In un momento difficile, così ci dicono i nostri governanti, ci si chiede di risparmiare ovunque, proprio sulla socialità, mettendo in difficoltà molte famiglie, vedi solo sussidi RIPAM in cui ad oggi molti beneficiare stanno ancora aspettando la decisione per il 2025 (vergognoso!) ecco che si parla di regalare milioni agli impianti invernali indistintamente dalle loro portate e importanze regionali. Noi abbiamo sempre sostenuto che in Ticino solo due stazioni dovrebbero essere sostenute, Airolo e Bosco Gurin, quelle che garantiscono un minimo di apertura e neve durante un periodo interessante ed economicamente importante. Ogni anno siamo confrontati con una meteo poco nevoso, ma tanto estivo anche in inverno, tale da dover far fronte a innevamento artificiale, non sempre possibile per temperature elevate, e molte volte gli impianti funzionano a singhiozzo proprio per scarsità di neve. Si torna a parlare di crediti milionari, distribuiti senza troppo pensare, dopo le solite discussioni ideologiche dei partiti, che poi alla fine alzano tutti la mano, perché non hanno il coraggio delle proprie idee!
Perché sussidiare le stazioni invernali ad innaffiatoio, che servono unicamente per alcuni privilegiati che possono permettersi lo sport dello sci alpino? Perché non puntare sulla stagionalità, con progetti veri e non tanto per poter giustificare entrate statali tanto per vivere sonni tranquilli senza doversi preoccupare… Chi può permettersi di sciare, ha i soldi per sostenere i maggiori costi, evitando che il cantone sborsi cifre folli, magari ingiustificate al giorno d’oggi. Se oi vediamo che alcune stazioni assumono frontalieri…
5,6 milioni; diciamo che nella ottica dei risparmi, concediamo al massimo 2,4 milioni, ripartiti tra le due stazioni più innevate che garantirebbero la pratica dello sci per un lungo periodo e che negli anni si stanno impegnando seriamente per attività interessanti anche per gli altri mesi dell’anno; la cosiddetta stagionalità.
Questo minor aiuto statale andrà compensato con un aumento della giornaliera attorno ai 20-30 franchi, come anche in proporzione dei vari abbonamenti, riducendo così i regali a fondo perso e permettendo con questi aumenti alle altre stazioni più piccole di camminare con le loro gambe. Quel giorno che anche queste stazioni cercheranno di organizzarsi nei mesi estivi con pacchetti effettivamente vincenti per attrarre la grande massa, probabilmente verranno aiutate i primi anni e poi… dovranno camminare con le loro gambe!!!
(ETC/rb)