Lodevole Consiglio di Stato,
riteniamo che l’attuale situazione pandemica e le conseguenti e opportune misure di protezione sanitaria impediscano un normale svolgimento dei diritti previsti della nostra democrazia diretta.
Durante le raccolte di firme per iniziative popolari e referendum il limite degli assembramenti a 5 persone, per quanto giustificato, rischia di venir infranto da spontanei capannelli di persone interessate a discutere del tema. Allo stesso modo entrare in contatto, pur con tutte le attenzioni del caso, con numerosi cittadini presentandosi in piazza con bancarelle o raccolte volanti espone i nostri attivisti e i nostri interlocutori ad un rischio di contagio accresciuto.
Non riteniamo si possa costringere né i nostri militanti né, in generale, tutti i nostri concittadini a scegliere fra la propria salute e quella dell’esercizio dei propri diritti politici, già pesantemente toccati con la decisione di annullare le elezioni comunali dello scorso aprile.
Chiediamo pertanto non solo che il vostro lodevole consesso si faccia latore di questa nostra preoccupazione presso le competenti autorità federali, ma esso stesso decida, per i referendum e le iniziative popolari di carattere cantonale e comunale, di sospendere eccezionalmente i termini previsti dagli artt. 37 e 42 della Costituzione cantonale e dagli artt. 75 e 76 LOC.
Grati per la vostra cortese attenzione e in attesa di un vostro pronto riscontro, porgiamo distinti saluti.
Partito Comunista
La Direzione