Il progetto di bike park a Brè non è appoggiato dalla popolazione ed è in contrasto con lo sviluppo armonico dell’area.
Con 120 firme nell’ottobre del 2017 i cittadini hanno sottoposto al Municipio le loro osservazioni critiche nei confronti del progetto bike park a Brè. Ma il Municipio ha fatto “orecchie da mercante” e imperterrito insiste a voler realizzare un progetto che non è condiviso. Anche durante la recente serata informativa era palpabile la contrarietà della maggioranza dei presenti.
Dunque questo progetto di bike park diventa una forzatura: è inoltre una decisione “caso per caso” siccome non esiste a tutt’oggi un concetto unitario per percorsi “trail and trekking”, visto che ancora ci si riferisce a “diversi progetti allo studio” (dicastero sport). Non porta nulla al circuito esistente di mountain bike (il 356 di Svizzera mobile) e niente porta al turismo locale, che da decenni registra la frequentazione dei turisti da ogni dove per le bellezze paesaggistiche e naturalistiche di Brè.
Ma l’arroganza dei promotori (ente pubblico e due privati) arriva al punto di far pubblicare la domanda di costruzione per il “parco delle biciclette” prima dell’informazione pubblica: se questo non è uno scontro poco ci manca.
E allora non resta altro che contrastare l’idea con le ragioni della legge e così hanno fatto alcuni cittadini opponendosi al bike park ricevendo il sostegno dell’associazione Uniti per Brè. Nello scorso dicembre l’associazione nella sua presa di posizione sugli scenari pianificatori presentati dalla Città, aveva scritto “Il comparto di Brè-Aldesago è da sempre un luogo scelto per ritemprarsi nel rispetto del suo patrimonio naturalistico e paesaggistico. I sentieri, i boschi, i prati sono per definizione “aree di svago di prossimità”. Suggeriamo perciò grande cautela nell’eventuale vaglio delle ipotesi di realizzazione di spazi artificiosi di svago prefigurate nelle conclusioni, poiché rischiano di corrompere l’esistente ed impagabile patrimonio e di porsi in urto con la sostenibilità, con la vocazione alla salvaguardia del tessuto storico, paesaggistico e naturale, contraddicendo oltretutto spirito e conclusioni della premessa generale dell’“analisi urbanistica”.