Per molti investitori le considerazioni etiche sono più importanti dei rendimenti finanziari, a prescindere che abbiano un orientamento pro-sociale o individualista.
Zurigo, 3 ottobre 2017. La ricerca sperimentale condotta dai professori Swiss Finance Institute Rajna Gibson Brandon dell’Università di Ginevra e Alexander F. Wagner dell’Università di Zurigo, insieme ai coautori Dr. Matthias Sohn dell’Università di Zeppelin e Prof. Carmen Tanner dell’Università di Zurigo, dimostra che molti investitori antepongono le considerazioni di ordine etico ai rendimenti finanziari. Nel complesso, il 60% dei partecipanti ha investito con CEO che non hanno adottato pratiche di «earnings management», ovvero di manipolazione dei risultati, rinunciando così alla possibilità di guadagnare bonus nettamente maggiori. I risultati si applicano tanto agli investitori pro-sociali quanto agli investitori con un orientamento individualista, ma i motivi delle loro decisioni sono diversi. Gli investitori individualisti considerano l’onestà manageriale come un segnale della credibilità delle dichiarazioni sui rendimenti finanziari futuri rilasciate da un CEO, mentre gli investitori pro-sociali basano le proprie decisioni sui valori morali e sono sostanzialmente insensibili ai rendimenti finanziari.
La versione completa dell’edizione di ottobre dello SFI Practitioner Roundups è disponibile su: http://sfi.ch/system/tdf/Roundup_Oct17_Italian.pdf?file=1.