In questo particolare momento della vita di tutti i cittadini, l’Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori ha espresso al Consigliere federale Alain Berset, per iscritto, la sua indignazione per il trattamento differenziato e discriminatorio deciso nei confronti della cultura e del culto.
Luoghi per praticare la spiritualità dei fedeli in forma assembleare aperti (le chiese), ma chiusi tutti gli altri spazi per la frequentazione della cultura (musei, teatri, cinema e anche i centri del benessere psico-fisico).
Il culto della spiritualità è personale e si può praticare ovunque, mentre l’approfondimento culturale, base della crescita cognitiva di ogni essere umano, esige ben altro.
Anche la sezione ticinese dell’ASLP ha manifestato la sua incomprensione scrivendo ai Consiglieri di Stato ticinesi.
Si auspica, anche per il futuro, che si eviti dal prendere decisioni attuando il principio di “due pesi, due misure”.