I Giovani Verdi del Ticino invitano la popolazione a votare il 30 novembre: NO all’iniziativa “Salvate l’oro della Svizzera”, SÌ all’iniziativa “Basta ai privilegi fiscali dei milionari” e NO all’iniziativa Ecopop.
NO
all’iniziativa popolare “Ecopop”
I Giovani Verdi si dicono profondamente contrari a Ecopop. Infatti, l’iniziativa non pone l’attenzione sulla principale causa dell’impatto nefasto della popolazione sull’ambiente ovvero l’eccessiva consumazione pro-capite. Bisognerebbe rivedere anche i modelli di produzione e di consumo.
Inoltre, essa non avrebbe l’effetto voluto dagli iniziativisti incoraggiando i cittadini stranieri a darsi al frontalierato piuttosto che risiedere in Ticino, ottenendo così un peggioramento delle condizioni stradali e ambientali.
I Giovani Verdi tengono infine a precisare che l’iniziativa vada respinta non perché xenofoba, ma perché affronta dal punto di vista sbagliato un problema realmente esistente e con il quale la popolazione svizzera sarà ben presto invitata a trovare soluzioni concrete.
SÌ
all’iniziativa popolare “Basta ai privilegi fiscali dei milionari”
I Giovani Verdi del Ticino ritengono che ogni persona domiciliata in Svizzera debba essere trattata nello stesso modo dal punto di vista fiscale. L’attuale sistema viola quest’uguaglianza e infonde un sentimento d’ingiustizia fiscale.
L’iniziativa propone che si applichino le stesse regole del gioco per tutti: tutti devono pagare le tasse in base alla propria capacità economica. I Giovani Verdi respingono con fermezza l’idea che l’accettazione dell’iniziativa sia nociva alla piazza economica svizzera. Infatti diversi cantoni quali Zurigo, Sciaffusa, Appenzello interno e i due semicantoni di Basilea hanno già proibito l’imposizione secondo il dispendio senza ripercussioni economiche significative.
NO
all’iniziativa popolare “Salvate l’oro della Svizzera”
Gli iniziativisti chiedono che la Banca nazionale svizzera detenga almeno il 20% delle sue riserve in oro e che quest’oro sia stoccato in Svizzera. I Giovani Verdi invitano a respingere l’iniziativa poiché non sempre è possibile definire esattamente il percorso che quest’oro ha compiuto prima di arrivare in Svizzera. Infatti, molte volte esso si porta dietro un pesante passato di sfruttamento umano e ambientale.
Inoltre, l’oro non è per niente un indicatore di mercato stabile come ritengono i fautori dell’iniziativa; esso è volubile come ogni altro bene alle fluttuazioni del mercato. Una percentuale di 20% in oro è quindi non solo un’esagerazione ma anche un rischio per l’economia. Basterebbe infatti una svalutazione improvvisa dell’oro per creare grossi grattacapi all’economia Svizzera.