L’ESASPERAZIONE DEL DIBATTITO E LA MANCANZA DI RISPETTO PER LE PERSONE PORTERANNO A UN CLIMA DI GUERRIGLIA CHE NON RISOLVERÀ NULLA MA FARÀ SOLO DEL MALE AL TICINO!
Il Partito Popolare Democratico stigmatizza gli ultimi attacchi a Paolo Beltraminelli che, se sommati ad altri visti in questi mesi su alcuni organi di stampa, nulla hanno a che vedere con la politica e con il dibattito civile usuali nel nostro Paese. La questione Argo1 è attualmente al vaglio della Commissione parlamentare d’inchiesta e della Magistratura, che sono gli unici due organismi che hanno legittimità e competenza in merito, le quali si esprimeranno quando avranno terminato il loro lavoro. Fino a quel momento la finalità di pressioni, congetture e supposizioni pretestuose è fin troppo evidente: screditare persone e politici in vista delle elezioni 2019.
Ciononostante si continua ad assistere a un degrado generale del dibattito, a esasperazioni e processi sommari sulla stampa con illazioni nei confronti delle persone. È questa la qualità che vogliamo nei rapporti tra partiti, politici, stampa e Istituzioni? È questo il degrado del dibattito pubblico che vogliamo in Ticino? È giusto dibattere, è giusto affrontare i temi e i problemi, ognuno in piena libertà, con le sue sensibilità, ruoli e competenze, ma alcuni limiti non andrebbero mai oltrepassati. Il Partito Popolare Democratico richiama tutti a una prova di civiltà, invitando partiti, politici e giornalisti ad attenersi alla correttezza e al rispetto delle persone.
Riceviamo pure il comunicato PPD Lugano dagli stessi toni che pubblichiamo qui sotto:
Comunicato stampa della Sezione PPD e GG Lugano
La violenza non serve al Ticino!
Per nostra fortuna in Svizzera viviamo in una società civile, democratica e tollerante, nella quale a tutti è concesso esprimere le proprie opinioni. È il buon senso comune che impone di non oltrepassare quei limiti universali legati alla violenza o a ogni genere di discriminazione.
Purtroppo con l’ignobile vignetta apparsa sull’ultimo numero del “Mattino della domenica” questi limiti sono stati ampiamente superati!
Ci siamo forse tutti abituati a un tale male andazzo? Si può tacere, e dunque acconsentire, oppure dire basta a tutta questa violenza!
Non ci sono giustificazioni possibili, anche se l’ignobile vignetta è apparsa su di un settimanale di partito che ha fatto dell’insulto gratuito e rancoroso la propria bandiera.
Invitiamo pertanto il direttore Lorenzo Quadri a voler fare un passo indietro e a presentare le proprie pubbliche scuse.
Ed esprimiamo la nostra umana solidarietà e il nostro sostegno convinto al nostro valido Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli e ai suoi famigliari.
E ci auguriamo di non essere gli unici a volerlo fare: che si faccia finalmente sentire anche chi per la Lega ricopre cariche istituzionali a Lugano e in Governo.
Non è così che si fa politica! Non è così che si migliorano la nostra Città e il nostro Cantone!
Le critiche, anche aspre, possono servire. La violenza non serve a nulla!
A nome della Sezione PPD e GG Lugano
il presidente Angelo Petralli