Premetto che eseguo diligentemente i trattamenti per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata, seguo a puntino le direttive concernenti la lotta contro la zanzara tigre, pago puntualmente imposte ed altro, do’ appalti esclusivamente a ditte locali, faccio la spesa in paese, possiedo una vettura ecologica e ce la metto tutta per non calpestare i piedi a nessuno. Semplicemente espresso, desidero vivere in pace!
Sabato 30. maggio 2015 alle 16.30 ca. in via Sottochiesa a Losone, sono in giardino e sento forti schiamazzi. Esco davanti alla casa e trovo tre, come li chiama amorevolmente il ns. Buonmunicipio, dei „nostri ragazzi“ altamente ubriachi e intenti a ingerire birra seduti sul MIO muretto di recinzione. Ho intimato al terzetto di sparire immediatamente minacciando che in caso contrario sarei intervenuto usando la forca da giardino (cosa che in futuro, trattandosi di una proprietà privata, faro’ senza piu’ alcun preavviso).
In seguito, secondo i consigli pubblicati nel bollettino ufficiale del comune di Losone (durante tutto il periodo di esercizio del Centro è a disposizione un numero di telefono 24 ore su 24, 7 giorni su 7, al quale rivolgersi per segnalazioni e/o domande riguardanti la presenza di ospiti richiedenti l’asilo sul territorio comunale: Nr. tel. 058 465 52 22), ho segnalato il caso al citato centro. Dopo avermi richiesto nome, recapito e numero telefonico, alla mia domanda quali provvedimenti vengano intrapresi e da chi, mi viene detto che questa non é l’istituzione competente consigliandomi di contattare direttamente il centro UFM di Chiasso o meglio ancora di avvisare la Polizia.
Legittimamente mi chiedo come mai vengono pubblicate informazioni ufficiali irreali e da quando il denunciante non ha il diritto di ricevere una copia dell’appena stilato protocollo? Come consigliatomi dall’operatore denuncero’ in futuro casi simili direttamente alla polizia, pur essendo cosciente di far perdere tempo prezioso ad un’autorità con ben altri compiti e fili da torcere.
Esorto i responsabili locali di prendere atto che la suddetta zona é un quartiere prettamente residenziale dove „i nostri ragazzi“ non hanno assolutamente nulla da perdere o da cercare. Consiglio loro pure, magari con l’aiuto dei piu’ dei „sessanta volontari spontaneamente formatisi“, invece di perdere tempo con trattenimenti ludici con caffé e tortine, di controllare come si comportino in libera uscita i loro „pupilli“. Buona parte della popolazione ne ha semplicemente abbastanza di vedere giornalmente situazioni che non hanno niente in comune con le tanto osannate tradizioni umanitarie.
Tutto cio’ per assolutamente impedire che in questo paese vengano adottate regole d’ordine basate sul principio del fai da te.
Flavio Laffranchi, Losone