26092021 ¦ UDC-Ticino ¦ Grazie all’UDC, uno strumento efficace contro l’indebitamento dello Stato
Giornata storica: la modifica della Costituzione ci permette di diventare «più svizzeri», dotandoci di questa norma come altri 19 cantoni
A parte il «Matrimonio per tutti», l’UDC Ticino ha tutte le ragioni per essere soddisfatta del week-end di voto. A livello cantonale, in materia di referendum finanziario è stato approvato il controprogetto che poneva qualche soglia in più rispetto all’iniziativa ma che, comunque, sanciva l’introduzione di uno strumento, peraltro già in vigore in parecchi cantoni, volto a frenare le spese e quindi l’indebitamento pubblico. L’iniziativa era nata da un input del capogruppo UDC in Gran Consiglio, Sergio Morisoli, il controprogetto era un compromesso uscito dal Gran Consiglio, reso possibile soprattutto dal grande lavoro di mediazione svolto nella Commissione parlamentare dalla nostra deputata Lara Filippini. Per l’UDC era quindi importante che passasse una delle due proposte, al fine di sancire l’introduzione di questo efficace mezzo per il contenimento della spesa pubblica che, agitando lo spettro della votazione popolare, indurrà governo e parlamento a una maggiore attenzione prima di spendere il denaro pubblico. In questa sede, è opportuno ringraziare il Mattino della domenica e Il Paese, gli unici media che hanno fattivamente sostenuto la campagna di voto.
L’UDC altrettanto si rallegra del netto rifiuto popolare dell’iniziativa «NO alle pigioni abusive» che – celato dietro un titolo allettante – proponeva di fatto un inutile aumento della burocrazia e un’ulteriore ingerenza dello Stato nel libero mercato dell’alloggio.
Infine, l’accettazione dell’iniziativa del Guastafeste sulla legittima difesa, ha posto rimedio all’agire scorretto del Consiglio di Stato che, in occasione della prima votazione, aveva diffuso pareri errati e fuorvianti, influenzando così il voto popolare. Un complimento va a Giorgio Ghiringhelli che, con la tenacia che lo distingue aveva interposto – vincendolo – un ricorso al Tribunale federale, obbligando il governo a indire una seconda votazione. Grazie a questa iniziativa, in futuro chi subirà (e sarà prosciolto) un processo per essersi legittimamente difeso da aggressioni, si vedrà rimborsate dallo Stato le spese del patrocinio da parte di un avvocato di sua scelta.
Sui temi federali, l’UDC Ticino manifesta una grande soddisfazione per l’affossamento dell’iniziativa del 99%, ennesimo attacco della sinistra all’imprenditoria nazionale, rea – a suo modo di vedere – di produrre il denaro cui la socialità attinge peraltro a piene mani. Il netto risultato di oggi dovrebbe servire da segnale alla sinistra – ma, ahinoi, non ci speriamo troppo – affinché la smetta di lanciare in continuazione delle iniziative che, invece di creare beneficio ai meno abbienti, sono controproducenti e avrebbero per conseguenza il progressivo smantellamento dell’economia svizzera, delocalizzazione o chiusura di aziende e relativa perdita di posti di lavoro. Fortunatamente, tali iniziative sono di solito estreme a sufficienza da intimorire il popolo che le rigetta sistematicamente, ma ciò non sembra scoraggiare i rossoverdi.
La nota dolente è purtroppo – seppure fosse attesa – è l’accettazione popolare della modifica del Codice civile denominata «Matrimonio per tutti». Dopo la prima fetta di salame – l’unione domestica registrata per fare accettare la quale ci era stato solennemente promesso che la stessa non preludeva ai temi in votazione oggi – puntualmente è arrivata la seconda fetta. In nome di un fasullo concetto di «amore che non deve avere ostacoli», l’egoistico interesse delle coppie gay ha prevalso sull’interesse del bambino a crescere con un padre e una madre. Con la decisione odierna, nel caso di coppie lesbiche, il termine «padre» sarà abolito a favore di un anonimo «donatore di sperma».
I fautori del «Matrimonio per tutti» sono già impegnati ad affettare la prossima fetta del salame e le prossime richieste sono già sul tavolo: le coppie gay vogliono anche poter avere bambini su richiesta. Con la maternità surrogata, le donne – soprattutto le donne socialmente più deboli – saranno degradate a «macchine per partorire».
L’UDC deve perciò democraticamente accettare il verdetto uscito oggi dalle urne, ma non può nascondere di esserne delusa.
Il bilancio della giornata, con tre vittorie (il controprogetto sul referendum finanziario è da considerarsi tale) e una sconfitta, è dunque tutto sommato un grande successo per il partito che ha quindi motivo di festeggiare.
UDC Ticino
26092021 ¦ PLRT ¦ Vince una Svizzera liberale
Speziali: “In Svizzera e in Ticino decisioni responsabili in sintonia con il PLR”
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Alessandro Speziali, presidente: “Questa domenica di votazioni ha visto prevalere lo spirito liberale della popolazione, sia sul piano federale, sia su quello cantonale.”
Nessuna chance per l’iniziativa 99%
Le cittadine e i cittadini svizzeri, una volta di più, hanno dimostrato di non essere disposti a farsi illudere dalla retorica di lotta di classe della Gioventù socialista (GiSo), ma hanno chiaramente compreso che l’iniziativa 99% – oltre a essere concettualmente sbagliata – avrebbe creato problemi ad un’ampia fetta della popolazione. L’iniziativa non avrebbe infatti colpito soltanto quelli che pretendeva prendere di mira – ossia l’1% più ricco – ma anche imprenditori, PMI, start-up, agricoltori, proprietari della propria casa e piccoli investitori. Il chiarissimo NO emerso oggi dalle urne, rappresenta un importante sostegno allo spirito imprenditoriale e ad una piazza economica elvetica competitiva. Difendendo il valore liberale radicale della coesione, il PLR continuerà anche in futuro ad opporsi a simili velleità, che non solo non risolvono i problemi, ma minacciano il modello liberale su cui si basa il nostro Paese.
SI al matrimonio per tutti
Con il convincente SI al “matrimonio per tutti”, la Svizzera lancia un segnale chiaro affinché tutte le coppie abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri, siano esse eterosessuali o omosessuali. Da un punto di vista liberale, l’apertura al matrimonio per le coppie dello stesso sesso rappresenta un passo avanti importante e atteso da tempo. Lo Stato non deve intervenire nelle vite private mantenendo disparità di trattamento ingiustificate. Di conseguenza, le coppie dello stesso sesso devono al contempo avere diritto di contrarre un matrimonio civile, avere accesso all’adozione e alla donazione di sperma. Il matrimonio per tutti rispecchia la nuova realtà sociale della Svizzera.
Sarebbe inoltre peccato interrompere questo percorso virtuoso: ora è quanto mai necessario intervenire per appianare un’altra ineguaglianza nel matrimonio civile, poiché le coppie sposate sono attualmente svantaggiate sul piano fiscale rispetto alle coppie non sposate. Per questo motivo, è quanto mai importante sostere l’iniziaitva per l’imposizione individuale lanciata dalle Donne PLR svizzere. L’iniziativa chiede che i redditi di una persona sposata siano tassati individualmente.
Referendum obbligatorio: che non diventi un ostacolo allo sviluppo
Il PLRT si è opposto fin dal principio all’introduzione in Ticino dello strumento del referendum finanziario obbligatorio nella Costituzione cantonale: un meccanismo che rallenterebbe la progettualità cantonale ed alimenterebbe i regionalismi. Queste spese sono peraltro già controllate ed equilibrate attraverso la legge sul freno al disavanzo e con lo strumento del referendum facoltativo, per cui già oggi – raccogliendo le firme – i cittadini possono intervenire sulle scelte del Parlamento. Quanto al controprogetto, poco cambia nella sostanza; anzi, sul dibattito parlamentare aleggerebbe la strumentalizzazione del voto popolare.
Di fronte alla volontà popolare, che ha sostenuto il controprogetto, come PLRT vigileremo affinché l’applicazione di questo strumento non diventi un ostacolo allo sviluppo del nostro Cantone, tenendo comunque presente la necessità di investimenti e di equilibrio per le finanze pubbliche, nonché la promozione di progetti in tutte le regioni del Cantone, anche quelle meno popolose.
Pigioni abusive: NO alla burocrazia
Oltre a rappresentare un’inutile ingerenza nei rapporti contrattuali tra le parti interessate, l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione avrebbe costituito un ennesimo aggravio burocratico ingiustificato. In questo senso il NO popolare alla proposta del PS è da accogliere positivamente. Anche perché in Ticino non viviamo di certo una penuria di abitazioni disponibili, anzi. E questa concorrenza contribuisce a regolare (anche verso il basso) le pigioni.
Legittima difesa: attenti agli eccessi
La ripetizione del voto sull’iniziativa popolare sulla legittima difesa ha portato le cittadine e i cittadini ad accettare il testo, che solleva certamente temi ed episodi molto delicati. Da tenere sotto stretta osservazione nell’applicazione della legge, secondo il PLRT, dovranno ora essere i possibili scenari di abuso del concetto stesso di legittima difesa, affinché non si scivoli verso una pericolosa tendenza alla “giustizia fai da te”.
26092021 ¦ Forumalternativo ¦ Ancora una volta hanno vinto i capitalisti
Negli ultimi 5 anni la ricchezza delle 300 persone più ricche della Svizzera è aumentata di 100 miliardi. Per la popolazione lavoratrice sono invece aumentati i premi di cassa malati, gli affitti, i costi dei trasporti, le tasse indirette, e diversi balzelli di ogni tipo.
Non c’è dubbio che la concentrazione sempre più massiccia di tutte le ricchezze nelle mani di pochi capitalisti rappresenti oggi il principale problema di tutti i paesi occidentali. Se questa spaventosa tendenza non verrà corretta, non c’è dubbio che andremo incontro a gravi scontri sociali. Questa è una delle ragioni per cui la stragrande maggioranza degli economisti del nostro paese hanno sostenuto l’iniziativa del 99%, che si prefiggeva di tassare quelle rendite parassitarie, che danneggiano lo sviluppo economico del paese.
Questa piccola correzione di quest’enorme ingiustizia avrebbe potuto permettere di sgravare le tasse sui salari ed aumentare i benefici sociali per la stragrande maggioranza della popolazione.
Nonostante ciò, il popolo ha purtroppo detto “No” a questa iniziativa. Sicuramente non per un innato masochismo, ma perché condizionato da una demagogica campagna multimilionaria, finanziata da diversi miliardari. Questa tambureggiante campagna demagogica e menzognera ha inventato di sana pianta tutta una serie di conseguenze che ci sarebbero state, se il popolo avesse accettato l’iniziativa: mancava ancora che si attribuisse a questa proposta anche un ulteriore peggioramento della crisi climatica, poi sarebbe stato detto tutto.
Anche se siamo dei sostenitori della democrazia diretta, dobbiamo riconoscere che, come è stato dimostrato da diversi studi scientifici, campagne demagogiche multimilionarie possono riuscire a convincere la maggioranza della popolazione a votare contro i propri interessi. Ed anche questa volta a vincere sono stati quindi i capitalisti.
Per sconfiggerli in futuro ci vorrà probabilmente qualcosa di più delle buone maniere di un’iniziativa popolare tutto sommato moderata.
Per contatti:
Franco Cavalli