Lunedì 1 settembre 1997. Il Centro Residenziale a Medio Termine apre le sue porte. L’équipe multidisciplinare accoglie i primi cinque utenti con problemi di dipendenza a casa Dante a Primadengo. La struttura ubicata a Gerra Piano, messa a disposizione dal Dipartimento della Sanità e Socialità, è ancora in fase di ultimazione.
Da allora abbiamo accompagnato circa 550 persone, alcune hanno usufruito di più interventi terapeutici residenziali e territoriali confermando l’assunto che la cura nell’ambito delle dipendenze è efficace se continuativa. Le famiglie che hanno ricevuto supporto sono state circa 250, i professionisti assunti di diverse discipline sono stati più di 40, gli stagisti superano le 30 unità, 600 le ore di supervisione per preservare il personale e affinare l’intervento.
La forza propulsiva esercitata dal C.R.M.T. con il sostegno delle istituzioni cantonali, si è articolata sui fondamenti della sua mission che riassumiamo nella motivazione con cui è stato assegnato al nostro Padre Callisto il premio della Fondazione Iside e Cesare Lavezzari: “Uomo del dialogo con i non credenti”. I semi spirituali con i quali padre Callisto ha fondato Comunità familiare nel 1971, corrispondono professionalmente alla concretezza e all’approccio umano con il quale accompagniamo la cura delle persone dipendenti che hanno smesso di credere alla loro vita, che non credono alla guarigione, che non credono più nella fiducia perché l’hanno dilapidata o mai conosciuta, che non credono in una società buona. L’assunto di base è rimasto inalterato, ciò che si è evoluto è stato il nostro approccio educativo e terapeutico che ora si trova ad affrontare una sfida cruciale.
,Il DSS ci ha comunicato il 16 giugno 2014 che il contratto di locazione, in scadenza il 31 dicembre 2016 non sarà rinnovato. Il blocco 4 del Centro Professionale Sociale occupato dal C.R.M.T. sarà destinato ai futuri orientamenti del CPS. Insomma dobbiamo traslocare e dotarci di una nuova sede; questo investimento deve essere realizzato da Cf.
Per quantificare l’entità della sfida, l’attuale struttura dispone di circa 850 mq ripartiti tra uffici/locali amministrazione e direzione, laboratori, zona comunitaria, zona notte uomini e donne, depositi e lavanderia, per un totale di circa 40 locali. A questi si aggiungono un ampio giardino, l’orto, i parcheggi, la possibilità di usufruire in accordo con CPS di una piscina interna ed esterna, la vicinanza dei mezzi pubblici, di un medico, di una farmacia, di un ufficio postale: tutti elementi che da sempre hanno qualificato il C.R.M.T. come un intervento inserito nel territorio. La struttura attuale, di assoluto agio, ha contribuito con i suoi elementi architettonici e spaziali a realizzare il progetto terapeutico.
Ora, maggiorenni, dobbiamo uscire di casa e trovarne una nuova.
Consapevoli che non potrà essere la semplice replica di Gerra Piano, bisognerà individuarla nei prossimi due o tre mesi per renderla operativa al più presto. I criteri di orientamento indicano almeno 650 mq a disposizione, una cittadinanza lungimirante e benevola che la accolga, trasporti pubblici e infrastrutture cittadine immediatamente agibili, un territorio naturale che incentivi il benessere e l’attività occupazionale e lavorativa dei laboratori.
I requisiti hanno un fondamento progettuale terapeutico corroborato dal buon senso e dall’esperienza. In questi mesi non siamo rimasti inoperosi: abbiamo visionato stabili, sondato collaborazioni suggerite dal DSS, ipotizzato implementazioni del progetto C.R.M.T. ma il filo conduttore resta saldamente ancorato alla mission.
Siamo inclini a ragionare in termini di risorse, opportunità, evoluzione; è con questo atteggiamento che l’équipe lavora, non si distrae emotivamente e si prepara al cambiamento con fiducia. Siamo pronti a traslocare ma senza il supporto di amici, soci, sostenitori, benefattori e autorità che contribuisco sul piano morale, delle idee, delle risorse finanziarie, tecniche, logistiche difficilmente raccoglieremo questa sfida nei termini utili alla nostra utenza e al nostro mandato di tutela per la popolazione ticinese.
L’essere un’Associazione diventa la nostra forza. L’impegno e il supporto dei soci e di chi è vicino a Comunità familiare, possono creare una potente rete di sostegno per i nostri obiettivi e ideali.
Abbiamo bisogno delle vostre proposte per vagliare il maggior numero di risorse in cerca di una soluzione logistica che possa permettere al C.R.M.T. di continuare. Per ogni informazione siamo a Vostra disposizione ai seguenti numeri telefonici: +41(0)91 840 92 20 – 22 – 24.
Un breve istoriato del CRMT:
Il Centro Residenziale a Medio Termine dell’Associazione Comunità familiare è una struttura che dal 1997 accoglie persone con problemi di tossicodipendenza con l’obiettivo di accompagnarle in un percorso educativo e terapeutico che vuole essere un’esperienza di vita mirata ad affrontare le loro difficoltà e riscoprire le loro potenzialità.
Durante il percorso di cura presso il Centro, la nostra équipe garantisce il rispetto:
• delle convinzioni politiche, religiose e filosofiche
• della propria identità personale
• della propria autonomia
• del segreto professionale da parte dei nostri operatori.
CONDIZIONI DI ACCESSO AL SERVIZIO
Il CRMT può accogliere 10 persone tossicodipendenti ambosessi. La sua operatività è garantita da una équipe educativa multidisciplinare composta da educatori, un direttore e diversi specialisti esterni.
Per accedere al nostro servizio alla persona si richiede:
• di essere volontaria
• di essere maggiorenne
• di essere segnalata da un operatore di un Ente collocante riconosciuto
• di essere disintossicata da sostanze psicotrope illegali ed alcool
• di aver effettuato i colloqui previsti con il responsabile delle ammissioni che valuta, insieme alla persona e all’operatore dell’Ente collocante, la sua idoneità al percorso educativo-terapeutico.
• Sono possibili terapie metadoniche e/o farmacologiche solo su prescrizione medica.
La validità e la pertinenza del progetto terapeutico sono valutate mensilmente ed il percorso può essere rinnovato fin ad un massimo di 10 mesi. Alla fine di ogni mese si tiene una sintesi, alla presenza dell’utente, nella quale si stabilisce il rinnovo o la conclusione del soggiorno presso la struttura.
IL MODELLO C.R.M.T.
Il nostro modello si basa su un approccio partecipativo generato da una terapia centrata sulla persona e sulla relazione. Siamo convinti che ogni persona è protagonista della propria storia e del proprio percorso, che essa può vivere nel rispetto delle proprie scelte, senza giudizio, secondo i tempi e le fatiche di ognuno.
Riteniamo importante permettere ad ogni utente di essere coinvolto direttamente in una intensa vita di relazione, nelle decisioni e nei cambiamenti che vengono attuati. Crediamo nella logica del confronto, della verifica e delle scelte condivise.
Il cambiamento che desideriamo promuovere si concretizza in:
• benessere fisico: rinnovando l’esigenza della cura attraverso il rispetto del corpo
• benessere psichico: valorizzando la propria personalità, le potenzialità, riconoscendo le origini e le cause del disagio
• benessere culturale: offrendo un nuovo bagaglio informativo ed esperienziale
• capacità lavorativa: ricollocando il valore delle attività quotidiane come strumento di autonomia
• capacità di recupero dei rapporti: ricostruendo rapporti significativi con la famiglia, con la società e con il mondo del lavoro.
LA NOSTRA FILOSOFIA
Credere che è possibile cambiare, che ogni persona ha le potenzialità per superare situazioni e momenti difficili e che non deve essere stigmatizzata nelle problematiche che manifesta.
Credere che anche la vita sociale può essere cambiata, che il nostro lavoro è una chiara proposta che mira al mutamento della realtà in cui viviamo per renderla più ricca di valori umani, più giusta ed accogliente.
Maggiori informazione al link ufficiale di Comunità famigliare cliccando qui