A prescindere da tutto, arrivare ad un passo dal podio in un Olimpiade è uno smacco vero. Altro che non ha cuore e non è passionale, in lacrime Lara Gut ha dimostrato di essere una campionessa. “Se penso dove ero l’anno scorso, in una camera di un ospedale, oggi è meglio”. Chiara la delusione, in 12 secondi le prime quattro, ma domani è un altro giorno e loro, gli sportivi lo sanno che capita oggi a me e domani a te. Oggi le prove per la libera, e dunque un’altra occasione di riscatto. Sentire al bar ticinesi che gioiscono per la mancata medaglia di una nostra alfiera, fa male e dimostra come poco attaccamento ai propri campioni, alla bandiera svizzera e la maleducazione e mancato rispetto verso chi si impegna giornalmente per portare in alto la nostra bandiera. Grande Lara e sempre Lara, comunque la migliore delle Svizzere, checchè se ne dica…. D’altronde i grandi campioni lo sono anche con le lacrime agli occhi ma grandi campioni di signororilità, pensiamo ai vari Thoeni, Russi, Zurbrriggen, Goccia e tanti altri che hanno pianto per poi gioire.
Ma la notte ha portato un’altra delusione cocente: l’eliminazione della Nazionale Svizzera di Hockey ai quarti contro la giovanissimi Russia. Le nostre si sono create una quantità industriale di occasione, non riuscendo quasi mai a concretizzarle. Dall’altra parte la Russia, non certo delle fenomeni, le loro occasioni le hanno quasi sempre realizzate, grazie anche alla complicità delle nostre che in fase difensiva non sono certamente eccelse. Non vogliamo penalizzare i singoli ma se proprio dovessimo fare un nome in negativo su tutte, inizia con la B.
La nottata si è poi conclusa con una doppietta fantastiche delle nostre sciatrici di Freestyle nel Skopestyle che hanno compiuto un autentico capolavoro….
Nel Curling la Nazionale femminile continua a perdere le partite…
Risultato finale di una nottata davanti alla Tv che oggi chi vi scrive è un po’ …..