LA NAVIGAZIONE INTERESSA PURE I PENDOLARI
ASTUTI, l’Associazione degli utenti del trasporto pubblico, ha appreso con preoccupazione delle difficoltà della Navigazione Lago Maggiore, che ha portato alla disdetta per i 34 dipendenti attivi nel bacino svizzero verso i quali esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà.
Uno dei motivi di queste difficoltà è che NLM avrebbe la concessione esclusiva, ma in realtà da anni si tollera la presenza anche di aziende private.
Per Astuti, che difende gli utenti dei trasporti pubblici, la domanda principale è: come verranno garantiti in futuro i trasporti via lago? L’intenzione è di riassumere il personale con nuovi contratti, sostituirli con dei robot, o eliminare questo servizio che interessa non solo i turisti, ma anche non pochi pendolari? Pendolari provenienti soprattutto dal Gambarogno e dal Malcantone.
Astuti, vista la nuova situazione che si crea, vedrebbe di buon occhio una collaborazione tra la Società Navigazione del Lago di Lugano e la nuova concessionaria della navigazione sul bacino svizzero del Lago Verbano. Come sempre sostenuto anche per altre imprese di trasporto pubblico pensiamo che questa sinergia possa portare nuove idee per sviluppare e potenziare il trasporto via lago non esclusa una più stretta collaborazione con le Ffs.
Questo mezzo di trasporto potrebbe offrire soluzioni molto interessanti sia per i pendolari, come è già il caso sulla Magadino-Locarno, sia per i turisti che possono ammirare i nostri paesaggi da un’altra visuale, come pure gli amanti delle passeggiate in bicicletta. Sempre senza causare inquinamento e ingorghi.
Inoltre un performante servizio di navigazione crea un valore aggiunto alle regioni interessate e con possibile creazione di ulteriori posti di lavoro.
Sarebbe inoltre auspicabile che tutti i titoli di trasporto svizzeri vengano accettati dalla nuova compagnia di navigazione, compreso Ticino Ticket, ciò che non è stato il caso o lo è stato solo parzialmente fino a oggi.
Non va neppure sottaciuto che quello della navigazione è uno dei pochi se non il solo esempio di servizio pubblico di trasporto che interessa, come detto, anche i pendolari, a non beneficiare di alcun sostegno statale, una situazione che andrà probabilmente rivista soprattutto nell’ottica dello sviluppo di nuove sinergie con altre imprese.