Economia forestale Svizzera, l’associazione che rappresenta i proprietari di bosco, d’ora in avanti si chiamerà „BoscoSvizzero“. Il cambiamento simboleggia un’apertura dal momento che i proprietari auspicano di voler occuparsi di tutti i temi legati al loro bosco. L’Assemblea annuale dei delegati si è svolta a Bellinzona con la partecipazione di un centinaio di rappresentanti cantonali e numerosi ospiti del settore forestale, della politica e delle autorità federali e cantonali. Il cambio del franco preoccupa e influenza tuttora l’andamento dell’economia forestale e del legno. In oltre 90 anni di vita dell’associazione, è la prima volta che l’Assemblea si svolge in Ticino.
Dal 1° gennaio 2016 „Economia forestale Svizzera“ (EFS) si chiamerà ufficialmente „BoscoSvizzero – Associazione dei proprietari di bosco“. L’hanno deciso i rappresentanti delle associazioni regionali intervenuti all’Assemblea dei delegati tenutasi il 13 novembre 2015 a Bellinzona. L’associazione nazionale si dota così di una nuova immagine e di un nuovo logo. Nei prossimi mesi tutte le 22 organizzazioni cantonali e regionali associate si adatteranno a questo cambiamento contribuendo a diffondere in tutta la Svizzera un marchio unico con il quale promuovere le prestazioni e le esigenze del bosco.
In Ticino l’Associazione forestale ticinese – Forestaviva si denominerà „BoscoTicino“. Il suo presidente, il Gran Consigliere Henrik Bang, è il primo ticinese eletto nel Comitato centrale di Economia forestale Svizzera. All’assemblea è intervenuto anche il Consigliere di Stato Claudio Zali che ha sottolineato gli sforzi del Cantone nell‘investire per il bosco e la profiqua collaborazione con l’Associazione nazionale nella formazione dei selvicoltori e degli istruttori. Il deputato in Consiglio nazionale Fabio Regazzi e il presidente di federlegno.ch Michele Fürst hanno a loro volta riconosciuto l’importanza e garantito sostegno ai loro proprietari quali indispensabili partner nel promovimento delle attività forestali.
Focalizzare tutti i temi legati al bosco
L’Economia forestale Svizzera rappresenta circa 3‘500 proprietari di bosco di diritto pubblico e oltre 240‘000 proprietari di bosco privati sparsi in tutta la Svizzera. Con la nuova immagine si vuole allargare la rappresentatività degli interessi, da una parte rafforzando le attività di comunicazione e politica forestale, dall’altra occupandosi di tutte le tematiche che ruotano attorno al bosco e non solo di economia forestale. Infatti l’interesse pubblico richiede al bosco sempre più attenzione per le funzioni di protezione, biodiversità e svago. Aumentano i conflitti d’interesse e con essi anche le discussioni: il presidente EFS e Consigliere nazionale Max Binder ha esordito davanti ai delegati che „noi proprietari di bosco siamo i più coinvolti da queste esigenze, ma poiché il bosco è visto come un bene pubblico, spesso non abbiamo diritto alla parola o siamo dimenticati!“. Con la nuova immagine l’associazione intende „avviare una nuova impronta“ e aver più voce nei dibattiti importanti. Le prestazioni tradizionali dell’associazione nell’ambito della formazione, dell’economia e del mercato, nonché la pubblicazione delle riviste, continuano e saranno sviluppate ulteriormente.
La forza del franco e il bostrico preoccupano
Dall’abbandono in gennaio del cambio minimo con l’Euro, la già tartassata economia forestale si è trovata maggiormente sotto pressione: „Nel tempo di una notte ci siamo trovati i prodotti legnosi provenienti dall’estero scontati del 20%“ ha spiegato il direttore EFS Markus Brunner. Di conseguenza in molte regioni svizzere i prezzi di vendita del legno svizzero sono crollati di oltre il 10% – sebbene spesso ormai la raccolta del legno non è più redditizia da tempo. Dal momento che negli ultimi mesi in diverse zone della Svizzera si osserva un incremento della presenza del bostrico, c’è il timore di dover eseguire numerosi tagli forzati. Viste le difficoltà economiche che perversano sulle aziende forestali, i proprietari di bosco non potranno gestire il loro patrimonio ancora a lungo così come le diverse funzioni del bosco lo richiedono. Per questi motivi l’associazione cerca nuove vie per riconoscere un finanziamento delle altre prestazioni non legnose del bosco. Nuovi ricavi che alla fine permettono la gestione sostenibile del bosco nell’interesse di tutti.