Caprara: “Avanti con le trattative nell’interesse del Ticino senza forzature che non portano a nulla.
Il PLRT è favorevole a che il Canton Ticino prosegua le trattative con la controparte italiana sulla necessità di investire in opere di utilità in ambito transfrontaliero. Delle trattative che il Governo ha da tempo avviato in diversi campi come emerso anche dal recente incontro tra Consiglio di Stato e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Un approccio appoggiato dal rapporto di Matteo Quadranti che ha così ritenuto evasa una proposta di qualche anno fa del PPD su cui naturalmente si è voluto cercare di vendere lucciole per lanterne: in effetti da nessuna parte si parla di blocco dei ristorni ma semplicemente di parlarsi.
Il PLRT ribadisce la necessità che il Governo si impegni con la controparte italiana a condividere opere che interessano il Ticino. L’accordo in vigore (del 1974) specifica che i rimborsi vadano “in favore dei comuni italiani in cui risiedono frontalieri”, che lavorano e pagano le imposte in Ticino ma che ovviamente necessitano di scuole, strade ed ospedali nei loro comuni di residenza. Quello sui ristorni dei frontalieri è ormai il tormentone di questi periodi dimenticandosi però che l’accordo che li regola è tra Italia e Svizzera. Non tra Ticino e Italia. Un accordo che sicuramente va rivisto, e per questo vi è una proposta che attende di essere approvata dal Parlamento italiano, e che se si vuole modificare ci dovrebbe vedere attivi verso la Berna federale e non l’Italia.
Trattative, ma senza forzature
Bixio Caprara, presidente PLRT: “Pensiamo che sia indispensabile creare dei park and rail nei pressi della frontiera per limitare l’afflusso di macchine di frontalieri sul territorio ticinese. Quindi avanti con le trattative, ma senza preclusioni e senza forzature che non servono a niente”.