Ma è evidente che il sistema banche è quel sistema che ha mandato l’economia in tilt e messo in ginocchio la gente normale. Quando si parla di 800 milioni di utili in un anno dove la popolazione è a terra, e si chiudono agenzie locali, pur affermando di essere banca territoriale, in Ticino 5 agenzie chiuse e la visione per il futuro sarà logicamente quella di ristrutturare per far si che anche l’anno in corso sarà da record. Il prezzo da pagare saranno ancora chiusure di agenzie nei paesi, razionalizzazione degli affari e lasciare a casa gente, sacrifici per compiacere agli azionisti che del territorio e della gente poco importa. Allora che anche questa banca abbia l’onestà intellettuale di smetterla di farsi passare come banca legata alle realtà locali solo per aver uno slogan di effetto. Questa stessa banca che si dice legata alle realtà locali sponsorizza con quote ridicole certi eventi di interesse cantonale e nazionale e se la società del luogo chiede tovaglie, quelle di plastica, e bicchieri di plastica non li dà più, tanto ama il territorio e vive le realtà locali. Abbiamo testimonianze di sponsorizzazioni ridicole …. Anche questa banca è esattamente come le altre, addirittura con prestazioni non da primo della classe a favore della clientela.
Naturalmente non vanno biasimate, sono state capaci a creare dipendenza da loro verso la gente, in maniera che oggi ci tengono in pugno e fanno il bello e il brutto. Infatti per la loro cupidigia e anche i loro atteggiamenti, sanzionati da tutto il mondo, la popolazione Svizzera è in ginocchio mentre loro con arroganza annunciano ogni anno utili da record. Questo sistema merita di essere cambiato, chiamando alla cassa veramente questi istituti che hanno sfruttato, e continuano a sfruttare un sistema atavico che a loro fa comodo per nascondere utili e affari “discutibili” a sfavore della gente. Almeno un po’ di riconoscenza la popolazione la meriterebbe, invece una volta che una regione viene dissanguata, si chiudono le agenzie e voilà … (ETC/rb)
Eravamo ad una riunione di alta economia ticinese (novembre 2015 a Lugano), e i soliti guru della finanza hanno spiegato che il PIL aumenterà dello 0,2% nel 2016 e questo è un grande segnale. Mi sono permesso di fare una domanda in cui a me personalmente del PIL me frega di meno, perché alla fine i cittadini, quelli che lavorano e a fine mese arrivano con difficoltà se il PIL sale o scende il loro borsino è sempre in rosso…. Stanno ancora arrampicandosi sui vetri per darmi una risposta plausibile !!!
Pietro Righetti
Egregio signor Bosia,
La sua critica è più che giustificata, mentre trovo che gli argomenti sono meno attinenti. Qui si tratta, oltre alla legislazione in materia di sorveglianza delle banche, del solito problema della Cooperativa che si sviluppa a dismisura e nella quale il filo diretto tra soci e comitato d’amministrazione si sgretola come pure quello tra scopo sociale e mandato. Ora, lasciando perdere il solito piagnisteo ticinese, toccherebbe ai soci opporsi, utilizzando i diritti iscritti nello statuto della banca e se questa opportunità non andasse a buon fine, restituire la propria quota chiudendo i propri conti.