Anche l’associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo (APM) è contraria al progetto di aggiornamento delle infrastrutture operative civili dell’Aerodromo di Locarno e si associa, con la sua opposizione, a quelle presentate dalle altre associazioni ambientaliste (Pro Natura, WWF, BirdLife e Ficedula).
Da sempre l’APM ha avversato qualsiasi tentativo di ampliamento dell’aerodromo citato e questo per vari motivi:
– dapprima perché l’allungamento verso Est della pista, con conseguente aumento di atterraggi da parte di aviogetti, è in netto contrasto con il principio di precauzione invocato dal Governo federale attraverso il
Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA), lo strumento principale di pianificazione e coordinamento della Confederazione nel settore dell’aviazione civile ed è in contrasto con almeno due delle tre esigenze espresse in questo documento quali Obiettivi e condizioni concettuali della Confederazione;
– in secondo luogo perché l’aerodromo è sempre stato fonte di rumori molesti sia per la popolazione residente sul comprensorio del Piano di Magadino sia per i turisti che trascorrono le loro meritate vacanze in questa regione del Ticino (campeggi a Tenero e per le residenze secondarie ai lati della valle del Ticino); è inoltre evidente in questo contesto il conflitto con il Parco del Piano di Magadino: la contrapposizione esistente fra gli interessi turistici di un numero cospicuo di persone che verrà a visitare il Parco come oasi di tranquillità e di calma e quelli economici legati a un ristretto e particolare numero di utenti che utilizzano lo scalo aeroportuale.
– dal punto di vista economico non è comprensibile quale sia la ragione che porti a effettuare un investimento di denaro pubblico per permettere l’atterraggio di pochi jet privati, che potrebbero tra l’altro atterrare all’aeroporto di Lugano-Agno. Già oggi l’aerodromo di Locarno è mantenuto grazie ai salari provenienti dal Cantone Ticino e la sua gestione non è in attivo;
– riteniamo inoltre incompatibili gli obiettivi di protezione delle Bolle di Magadino (area iscritta nel1982 alla
Convenzione di Ramsar dell’UNESCO per la tutela delle aree umide) con gli interventi pianificati nella bozza di scheda PSIA;
– infine l’APM si pone la legittima domanda se mantenere e investire in un’infrastruttura di questo tipo, per una cerchia sempre più limitata di utenti privati, persegua ancora un interesse pubblico. L’APM chiede piuttosto che a medio – lungo termine si proceda alla chiusura e allo smantellamento della parte dell’aerodromo attualmente dedicata all’aviazione civile.