Dopo un periodo particolare, urgeva un intervento deciso con nuove persone e idee creative come innovative. Se da una parte l’aspetto finanziario non deve essere sottovalutato, e a tal proposito si è operato con una cura intensiva tanto da poter affermare oggi che il Dazio Grande va avanti da solo e con ottime prospettive future. Ospitati dalla Presidente del Consiglio di Fondazione, signora Carla Stockar, abbiamo potuto prendere conoscenza di come il rilancio è stato affrontato. Come detto il CF è stato rinnovato inserendo persone che hanno apportato nuovo e necessario entusiasmo alla struttura.
Per quanto concerne le attivita culturali è stato deciso di mettere in rete il Dazio grande con le altre strutture culturali della regione e di creare alcune sinergie collaborative. Si creano percorsi culturali e turistici proprio per permettere di suscitare maggiore interesse culturale, e in particolare la collaborazione con il Museo di Leventina. La cutura si basa su tre grandi temi che la Fondazione affronta: conferenze, esposizioni pittoriche e non solo e presentazione di nuovi libri. La direttrice Carla Stockar ha espresso un suo sogno nell’immediato futuro: creare dei premi letterari a livello Nazionale per permettere di acquisire sempre maggior prestigio e attirare maggiori visitatori.
Una struttura completa lo è se si vuole allargare l’offerta anche verso il settore gastronomico e dell’ospitalità. Se questa tematica in passato ha creato non pochi grattacapi, nel 2015 la Fondazione ha preso in mano lei stessa la gestione dell’Ostello e della Locanda, trovando nei dipendenti assunti, gente motivata che ha raccolto da quest’anno la sfida: gestire loro stessi quello che è albergherai e ristorazione. Così i signori Giuseppe Targi (anche membro del CF) e il cuoco Michele Calisi hanno raccolto il testimone e sottoscritto un contratto di affitto con la Fondazione per pianificare e gestire questo importante settore della struttura. Sul sito potete leggere la carta e valutare i prezzi offerti, ma il consiglio di chi vi scrive è quello di visitare la locanda e verificare personalmente tutto il cerchio: accoglienza, servizio e cucina. Noi ci riserveremo una pasto per gustare e valutare l’offerta gastronomica.
Le sei camere poi permettono ai gestori del settore di riuscire a far quadrare, e non solo, i conti, Collaborazioni con le FFS permettono una buona occupazione camere nei periodi “calmi”, mentre durante l’alata stagione e nei fine settimana, l’occupazione è soddisfacente, questo anche grazie alla opportunità e-booking.
Sottolineiamo pure come tutti gli operatori culturali, dalla presidentessa del CF a tutti gli altri, operano a titolo di volontariato. E questo ci fa piacere, in quanto solo grazie al volontariato un progetto ambizioso e meritevole può pianificare il futuro con la relativa tranquillità.
Queste energie immesse nel progetto, meritano di essere sostenute, sia per riconoscenza di chi ha iniziato nel credere parecchi anni fa nel rilancio del Dazio, la “locomotiva” signora Maria Pia Conconi, che anche nel 2015 ha dato un mano importante, e anche perché il Dazio Grande è uno stabile che ben si inserisce nella politica turistica vallerana. Dovrebbe essere meta preferenziale per i nostri turisti e perché no, anche per i locali per “profumare” la tradizione e la storia di chi ci ha preceduto.
Tutti i dettagli come gli eventi proposti nel sito ufficiale cliccando qui