MEMORANDUM: PREVENIRE LE AGGRESSIONI DEGLI ASILANTI CON REGOLE PIÙ SEVERE
Venerdì 12 dicembre 2014, poco dopo le 22, due giovani asilanti marocchini di 18 e 19 anni “assegnati a centri ticinesi” (come riferito dalla polizia, senza però precisare quali centri) sono stati protagonisti di una rissa avvenuta nell’area della pensilina Botta a Lugano. Ad avere la peggio sono stati due minorenni indigeni che hanno subito delle contusioni e una leggera ferita al fianco. I due “presunti” aggressori – come li ha definiti il CdT nell’edizione del 15 dicembre – dopo il primo interrogatorio sono stati arrestati.
L’informazione sull’aggressione data dalla stampa
Nell’edizione del quotidiano del 13 dicembre la RSI aveva precisato che gli asilanti presenti al momento della rissa ( forse erano dunque più di due) provenivano in parte dal centro di Losone e in parte dal centro di Chiasso. Sarebbe opportuno che i comunicati di polizia in futuro fossero un po’ più precisi riguardo ai centri di provenienza di asilanti coinvolti in risse o altri episodi di delinquenza.
I quotidiani nell’edizione di lunedì 15 novembre si sono limitati a dare la notizia in poche righe, senza alcun approfondimento e senza porre alcun interrogativo . La Regione vi ha dedicato una notizia grande come un francobollo e il GdP addirittura – a meno di una mia svista – non ha neppure dato la notizia. Come se ormai questi episodi rientrassero nella normalità. O forse per non alimentare paure verso gli asilanti…
Le giustificate domande del Mattino della domenica
L’unico giornale che oltre a dare la notizia ha anche sollevato alcuni giustificati interrogativi è stato il Mattino della domenica, il quale nell’edizione di domenica 14 dicembre fra l’altro si è chiesto “cosa facevano due asilanti alla pensilina del bus dopo le dieci di sera ? E poi come mai dei marocchini si possono qualificare come richiedenti l’asilo visto che il Marocco non è in guerra ? “. Sono esattamente le domande che da ex-giornalista mi ero posto io appena avevo appreso la notizia dell’aggressione.
Asilanti liberi di andarsene in giro notte e giorno come turisti ?
Ciò che molti non sanno è che al centro di Losone , in base a un Regolamento interno allestito dall’Ufficio federale della migrazione, i richiedenti l’asilo beneficiano quotidianamente di 9 ore di libera uscita, dalle 9 alle 18 . E durante i fine-settimana, previo ottenimento di un permesso di congedo, possono restare fuori dall’alloggio ininterrottamente dal venerdì alle 9 fino a domenica alle 19, con facoltà di muoversi in tutta la Svizzera ! Forse le stesse regole valgono anche per il centro di registrazione dei profughi di Chiasso, a cui è stata affidata la gestione del centro losonese.
Probabilmente , visto che la rissa avvenuta a Lugano si è verificata un venerdì sera, i due giovani marocchini arrestati per aver picchiato dei minorenni avevano ottenuto un congedo di libera uscita per tutto il week end. Ma per andare dove ? Per far cosa ? Dato che i richiedenti l’asilo alloggiati a Chiasso e a Losone (dove la durata del soggiorno in base al citato Regolamento è di al massimo 90 giorni) sono appena arrivati in Svizzera e sono sistemati solo provvisoriamente in questi centri, ci si può chiedere se sia normale che ancor prima di sapere se la loro domanda d’asilo verrà accolta essi possano andarsene liberamente in giro come dei turisti. E ci si può anche chiedere come e dove si procurano i soldi per andarsene in giro , visto che – sempre in base al Regolamento – i biglietti per l’uso dei mezzi di trasporto pubblico sono a loro carico, e visto che a Losone essi ricevono ogni giorno una carta per acquisti del valore di 3 franchi che può essere utilizzata unicamente nel botteghino del centro.
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