L’inverno e meglio la stagione bianca non ha mai portato utili in cassa ai gstori dei vari impianti invernali, in particolare di quelli medi. Il solito studio citato da anni diceva che in Ticino bisogna puntare su due impianti strategici invernali e per gli altri era una questione privata e di conti economici fini a se stessi. Alla cittadinanza di Tiggiù, a cui mancano molte infrastrutture per poter decorosamente e degnamente abitarci, magari favorendo il turismo locale con aiuti economici mirati e non unilaterali, si è deciso che gli sforzi e oneri economici devono essere riversati unicamente verso la neve, costi quel che costi, pur generando perdite da capogiro, vuoi per la mancata vocazione turistica degli operatori e per una situazione di mercato negativa e difficile. Ci dicano pure con conti alla mano cosa è costato in soldoni alla popolazione l’intestardirsi a mantenere una impiantistica presente, e ci dicano pure quali nuove iniziative, sono state create a supporto dei grandi soldoni immessi annualmente per uno sfizio di pochi. E ci risulta pure che anche le condizioni salariali proposte agli avventizia siano indecorose e probabilmente insostenibili. Un progetto globale può funzionare, può anche generare passivi se vi è una linea tale da far intendere che nel giro di pochi anni la rotta venga invertita. Se poi qualcuno osa inoltrare un qualsivoglia ricorso, allora si interviene con “discussioni bonarie” per evitare ogni intralcio a questa politica turistica e di investimento folle. E’ l’impressione che si continua a generare un pozzo senza fondo e che tutti questi soldi precludano investimenti prioritari a favorire l’insediamento di famiglie nuove, che porterebbero, loro si, un vantaggio enorme sia alla vita sociale di Tiggiù ma anche alle casse pubbliche di questo ipotetico comune che abbiamo adottato come modello di non comportamento oculato. I soldi vanno investiti dove ci sono le premesse di riuscita e dove la massa critica è tale da giustificare gli investimenti. D’altra parte quando le autorità sono tutte persone che non devono mettere un franco di proprio, è difficile che siano sensibili verso esigenze di economie private. (ETC/rb)