6 APRILE: GIORGIO BOATTI A LUGANO, OSPITE DELLA CASA DELLA LETTERATURA, IN DIALOGO CON NICOLO’ SAVERIO CENTEMERO
Evento al Palazzo dei Congressi / Sala E
Giovedì 6 aprile, alle ore 18, Giorgio Boatti sarà a Lugano, all’interno della stagione della Casa della Letteratura, in un incontro/evento fuori sede, presso il Palazzo dei Congressi (Sala E) intervistato da Nicolò Saverio Centemero.
Giorgio Boatti a molti è noto per l’attività di giornalista su diverse testate (il Manifesto, la Stampa, il Venerdì di Repubblica, Doppio Zero) oppure per quella di scrittore storico e d’inchiesta (è esperto di servizi segreti ed intelligence)
Un percorso non privo di ostacoli, se pensiamo che per Piazza Fontana. 12 dicembre 1969. Il giorno dell’innocenza perduta (Feltrinelli) l’autore dovette affrontare un lungo processo, imputato di diffamazione aggravata; una accusa rivoltagli da uno dei responsabili della strage di Piazza Fontana. Il processo si concluderà con la piena assoluzione dell’autore e il libro, dalla prima edizione del 1993, è stato regolarmente ristampato (nel 2019 l’ultima edizione, in occasione del cinquantenario della strage).
Con Abbassa il Cielo e scendi, pur avendo alle spalle una moltitudine di pubblicazioni sia per le maggiori case editrici, firma di fatto il suo primo romanzo. Non un romanzo di finzione, ma la storia (vera) del proprio fratello, Bruno. Una storia che vede mezzo secolo di vecchi manicomi e psichiatrie riformate dai venti basagliani; centri di igiene mentale e abissali solitudini domestiche; tregue e improvvisi precipizi. Ma anche mezzo secolo d’Italia, perché Bruno è figlio del suo tempo, e il suo tempo è quello densissimo del Secolo Breve: e così insieme alla storia di Bruno corre anche la Storia di questo nostro Paese, dal tramonto del mondo contadino al boom delle città operaie, dal terrorismo agli anni da bere, e poi l’età delle famiglie che si disfano e il “ritorno al privato”, Internet, il lavoro precario.
A raccontarci l’una e l’altra è chi, fratello di Bruno, nonostante il legame che li unisce, a lungo cerca di stargli lontano, col cuore e con la testa. Tutta la narrazione è però pervasa da una brezza che non cala mai, e conduce chi scrive (e chi legge) verso orizzonti di ricomposizione dopo lo sgomento che smarrisce e perde. Finché, caduto ogni confine tra vite normali e vite che sembrano non esserlo, tutto si accetta, tutto si comprende. Perché fratelli non si nasce, si diventa.
Per intervistare Giorgio Boatti, la Casa della Letteratura ha voluto Nicolò Saverio Centemero: da un lato per la posizione che ricopre nell’EOC e dall’altro per la profonda attenzione alla Letteratura (è anche nella commissione di Chiassoletteraria) e per la sua attività in seno alla Fondazione Sasso Corbaro per le Medical Humanities.
Un dialogo di scoperta per entrare nella genesi del volume, della lingua, dello sguardo, della sensibilità che Giorgio Boatti ha messo in campo per ritrovare la grande pietas della (e nella) vita umana e degli affetti.
Per la data a Lugano, Giorgio Boatti interrompe una tournée letteraria in Italia che consta di decine di date.
Ingresso libero e gratuito