Oggi pomeriggio conferenza stampa a Bellinzona dove hanno preso la parola il dir. Dipartimento Sanità, on. De Rosa Raffaele che ha in parole chiare e semplici spiegato come è la situazione. Poi è iniziato il balletto dei vari attori che ci hanno complicato la comprensione della situazione, con dottori cantonali che dicono qualcosa e il direttore del Moncucco che dice altro, quasi facendo leva nuovamente sul terrore. Ci hanno ubriacati di cifre che non dicono nulla, di grafici incomprensibili, di contraddizioni varie, di paragoni con marzo che non stanno in piedi. Ci chiediamo come mai EOC deve demandare a una clinica Privata la situazione, quando abbiamo ospedali di periferia cantonali non pieni che potevano essere adattati allo scopo, vi son ostati 4 mesi per la pianificazione, senza foraggiare, e costerà molto di più, una clinica privata che fa della salute solo un business. La chiusura della conferenza da parte di De Rosa, sempre chiaro e gentile nei suoi messaggi, ha fatto un po’ di chiarezza. Ci mancava ancora l’altro medico-primadonna per completare l’opera. Noi si pensa che si dovrebbe levare la parola ai vari medici e attori che non sono mai disinteressati, che colloquino unicamente con il consigliere di Stato e che le comunicazioni siano date solo da De Rosa. Sarebbe più facile per noi popolo seguire le indicazioni. Senza poi leggere i social con medici in ogni ordine che ogni giorno “sparano” informazioni in contraddizione tra di loro. Siamo stufi del terrorismo delle cifre che ci propinano i vari specialisti di Task Force e altri medici interpellati. La stampa poi non aiuta il popolo a capire cosa fare.
Non ci sembra di chiedere molto, che noi popolo abbiamo un solo referente, in particolare il Consigliere di Stato on. Raffaele De Rosa, che riporta le informazioni. Tutti gli altri abbiano l’onestà intellettuale di tacere.
Un ultimo auspicio che al personale sanitario venga riconosciuto lo sforzo a cui è e sarà sottoposto. Perché facile fargli i complimenti e promettere nuove progettualità, ma il miglior grazie che si può dare loro sono soldi e giorni di ferie in più.
Ripetiamo, e qui ci troviamo in pieno accordo con tutti i relatori; lavarsi/disinfettare le mani spesso, mantenere le distanze sociali e mettere la mascherina in ambienti chiusi e all’esterno se non sono garantite le distanze.
CI PERMETTIAMO SOTTO DI ELENCARVI ALCUNE CONTRADDIZIONI NELLE MISURE CHE CI OBBLIGANO AD ADOTTARE:
- al ristorante tavoli da 4 persone con contact tracing (il cantone non è in grado di valutare questi dati per loro stessa ammissione)
- chiusura ristoranti alle 23 quando dovrebbe essere noti i nominativi dei presenti
- a casa feste per 10 persone al massimo senza indicazione nominativi
- l’applicazione Covid che tanto ci hanno decantato se non hai il bluetooth inserito non funziona e anche con il bluetooth inserito molte volte non funziona. (penso di cancellarla personalmente)
- non si possono fare eventi con più di 50 persone ma le landsgemeinde sono ammesse come anche consigli comunali e riunioni politiche !
- in alcuni reparti vi sono dei contagiati e nessuno va in quarantena, si disinfetta il tutto e via come prima…
Sono alcuni punti che dopo 8 mesi non avremmo più dovuto cadere in queste contraddizioni, ma che forse queste contraddizioni sono figlie di pressioni della grande economia. Maggiore trasparenza e che lo Stato continui a mettere mano al borsino, perché di questo passo molti piccoli commerci e ristoratori, magari quelli a conduzione famigliare, sono destinati a sparire, creando alle persone difficoltà esistenziali concrete.
Siamo pur consci che chi è chiamato a dirigere questa situazione, di certo non ha un compito facile e forse solo la vicinanza e la trasparenza di tutti faciliterebbe non poco la gestione della pandemia, o presunta tale.
ETC/rb