Approvata il 30 gennaio 2020 la modifica del disciplinare:
possibilità di certificare la tipologia Riserva
Il Ruché di Castagnole Monferrato Docg taglia un altro traguardo importante e lascia intendere un grande futuro. arrivato a un passo dal milione di bottiglie, soglia che ascrive una denominazione al novero delle grandi produzioni, è ufficiale la modifica che introduce la tipologia Riserva nel testo del disciplinare. Una conquista che arriva al termine di un percorso approvato nel dicembre 2018 dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, istituzione che tutela la denominazione nella sua interezza.
Il Ruché di Castagnole Monferrato Docg Riserva apre nuovi e stimolanti scenari. Per un vino abitualmente considerato di pronta beva e destinato al consumo da giovane, la possibilità di maturare con 24 mesi di invecchiamento, dei quali almeno 12 passati in botte di legno, rappresenta certamente un potenziale ricco di suggestioni. Gli studi per ottenere questi risultati proseguono da anni, quando nel 2001 sperimentazioni e ricerche scientifiche hanno cominciato a avvalorare questa ipotesi di evoluzione. Tutto questo incornicia la parabola crescente del Ruché, che negli ultimi dieci anni ha quasi triplicato gli ettari di superficie rivendicata (da 60 ha del 2008 ai 158 ha del 2019) e, nella vendemmia 2019 rispetto a quella precedente, incrementato l’imbottigliato dell’11%.
CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI DEL MONFERRATO
Piazza Vittorio Emanuele II, 10
14055 Costigliole d’Asti (AT)
Tel. +39 0141 324368
www.viniastimonferrato.it