Grazie ad alcuni cittadini molto idealisti è stata inoltrata un’istanza e un ricorso contro la licenza edilizia rilasciata e non ancora cresciuta in giudicato, inerente il progetto presso il Lido di Gerra che prevede la demolizione della casa Ressiga, sostituita da un cubo. Questo ricorso lo scorso 6 settembre ha ottenuto l’effetto sospensivo pertanto i lavori presso il Lido di Gerra iniziati dal Municipio lo scorso 2 settembre (ancora prima che la licenza edilizia fosse cresciuta in giudicato) vanno sospesi.
La prevista nuova costruzione dal lato estetico cozza con l’adiacente nucleo storico di Gerra rispetto all’attuale “vecchia” casa Ressiga che è inserita nel contesto. Casa Ressiga che facciamo notare non è pericolante e anzi in parte occupata sino l’altro ieri dai sub e in parte utilizzata dallo snack bar e per servizi igienici e doccia per il Lido. La prevista nuova costruzione è anche carente dal lato energetico considerato che il luogo è prioritariamente utilizzato ed intensamente occupato nei mesi estivi ma non è nemmeno prevista la posa di un solo pannello fotovoltaico.
Se valutiamo poi i contenuti proposti nella prevista costruzione (cubo) ci si rende conto che la considerazione in servizi turistici di questa nuova costruzione è alquanto carente. Un cambio di mentalità nell’ambito dell’offerta turistica è necessario. Le cifre sono impietose. Quasi l’85 delle abitazioni presenti a Gerra sono residenze secondarie (praticamente in tutte le frazioni a lago riscontriamo questa percentuale). Però i dati inerenti alla presenza turistica sono in costante caduta. Nel Gambarogno ristoranti, negozi e piccoli commerci chiudono. È evidente che dal lato turistico la regione sta perdendo colpi e non solo dal lato turistico. Anche per chi risiede si sta andando verso un abbandono. Eppure AlpTransit è entrato in funzione e qualcosa si potrebbe fare!
In questo attuale difficile contesto turistico, nel Lido di Gerra, nel luogo paesaggisticamente più pregiato e utilizzato dai turisti da giugno a ottobre e anche dai Ticinesi, nel previsto nuovo cubo cosa troviamo? Riusciamo ad inserire un ampio spazio per una sala multiuso (d’estate cosa ci facciamo?), il deposito della parrocchia (non si poteva trovare un altro luogo più consono?) e lo spazio dei sub con accanto gli spogliatoi e un paio di docce. E poi arriva un piccolo snackbar per i turisti e visitatori. In un progetto come questo sarebbe importante coinvolgere anche i proprietari di questo 85% di residenze secondarie. Invece no. Il Lido di Gerra che era parte della pianificazione in corso con questa licenza edilizia viene tolto dalla procedura che avrebbe coinvolto tutti quanti. Una procedura pianificatoria coinvolge e informa maggiormente la popolazione rispetto ad una domanda di costruzione. Con la licenza edilizia poi si anticipano contenuti che dipendono da una pianificazione ancora in corso. Magari con un ampio processo partecipativo che coinvolge anche i proprietari delle residenze secondarie una qualche nuova proposta interessante sarebbe scaturita. Invece escludendo il Lido dalla procedura di pianificazione si esclude anche questo ampio coinvolgimento di persone, più che mai necessario.
Per Gambarogno sosterrà i ricorrenti in questa importante posizione ricorsuale e nell’istanza d’intervento. Il ricorso non sarà di facile esito ma vale la pena affrontarlo vista la posta in palio. Da parte nostra sembra logico poter ristrutturare l’attuale casa Ressiga e condividere i contenuti da inserirvi con tutta la popolazione, residenze secondarie comprese.
Ora questa procedura ricorsuale è estremamente complessa ed insidiosa. Dovremo fare capo ad esperti per avere una qualche chance di riuscita. Chiaramente per fare questo passo e salvare casa Ressiga non rifiutiamo di certo chi vorrà sostenerci con competenze e chi vuole anche finanziariamente con piccole o grandi donazioni.
Saluti
Cleto Ferrari
Giuseppe Fleury
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