E siamo a poche settimane dalle elezioni dove ca. 800 candidati sono in cerca di un lavoro redditizio e dove non si fa molta fatica. Prima di tutto sulle strade una miriade di cartelli elettorali, posti in maniera selvaggia. Quando anni fa posi su un mio terreno confinante sulla strada un banner che promuoveva il nostro giornale ETiCinforma, subito le autorità, o meglio i funzionari del comune in cui abito, con tanto mal di pancia, mi avevano fatto notare che insomma avrei dovuto chiedere autorizzazione al Cantone, al Comune ecc. Li ho mandati a quel paese, in quanto rispettavo le distanze ed ero sul mio terreno. Ora per i candidati che spendono centinai di migliaia di franchi tutto è permesso. Cartelli di propaganda sule strade, che ostruiscono anche la segnaletica e nessuno dice niente. Bravi bravi bravi, ma naturalmente il dir. DI è in prima fila nel propagandarsi in doppio petto, con cartelloni anche lui in luoghi a dir poco, creativi. Ma poi i contenuti. Nulli, lo zero esponenziale. Solo slogan. In questi giorni mi diverto a dibattere con educazione ai candidati che sui socials si propongono come soluzione unica del Ticino. Gente che non propone alcuna soluzione, solo slogan, e quelli che cercano di scrivere qualcosa dicono che si impegneranno per la scuola, per l mobilità, per la sanità, per la giustizia e via dicendo, ma non dicono cosa intendono fare. Anzi una campagna elettorale senza contenuti è la fotografia del Cantone; senza contenuti e senza avanzamenti. Oltrettutto alcuni candidati, alle mie osservazione rispondono volgarmente o stizziti. Questi dovrebbero rappresentarci. Gente incapace di rispondere ai temi se non con minacce (vi ricordate il CdS resp del Territorio stizzito che ha minacciato un parlamentare che poneva lecite domande?) non sono degni di rappresentare il popolo che lavora e che è in difficoltà e che non riceve neppure una pacca sulle spalle. Importante mettersi in bella mostra. Per non dire di quel candidato, che in 4 anni di passata legislazione si è preoccupato più dei lupi che delle persone, che va in Val Vigezzo a fare campagna, per ascoltare le esigenze dei frontalieri… Oppure quell’arrogante che in una trasmissione televisiva ha attaccato in maniera vile un senatore non presente, anche con grande arroganza e maleducazione. Questo è un maestro, uno di quelli che dovrebbe insegnare l’educazione e il rispetto delle idee ai nostri ragazzi. Insomma ve ne sarebbe per tutti, ma continuiamo ad aspettare che magari un candidato inizi a dirci, a noi popolo, come intende procedere a risolvere i grandi temi che ci attanagliano. Qualcuno lo abbiamo sentito, ma sono quelli che per idealismo si sono messi a disposizione. Questi idealisti sono pochi, sono veri lavoratori che fanno fatica a guadagnarsi la pagnotta. Tutti gli altri candidati sono avvocati, architetti, pensionati d’oro o funzionari statali. Vogliate pensare che questa categoria di fortunati si metta a discutere un sistema che permette loro di fare soldi a palate e avere privilegi? Non illudiamoci per favore! (RB)
Andiamo con gli amici a farci una bella “cagnata”, ne avremo tanti benefici!