Tra rotonde, semafori e strisce multifunzionali non dimentichiamo pedoni e ciclisti e soprattutto la loro sicurezza.
Questa tratta stradale è d’attualità per il discusso progetto di semaforizzazione. Nella discussione pro e contro semaforizzazione sembrerebbe che se non sei uno specialista del traffico non puoi più dire nulla. Valutiamo allora il recente (2016) intervento eseguito su questa tratta dal Dipartimento del territorio e dai suoi specialisti del traffico. Intervento sotto gli occhi di tutti, volto a creare una fascia centrale multifunzionale. Fascia poco utilizzata che toglie totalmente lo spazio a pedoni e ciclisti e che non migliora nemmeno il calibro stradale ai veicoli ma anzi lo restringe ulteriormente.
Per chi non lo sapesse il calibro stradale è il numero di veicoli che possono transitare sulla strada in un’ora. Negli anni si è passati da un calibro di 2500 v/h (dato del 2010) ai ca 1800 v/h odierni. Quindi è subito fatto capire come mai le colonne iniziano prima il mattino e finiscono più tardi la sera e come mai è aumentato il traffico sull’altra sponda.
Il recente incidente accaduto ad un ciclista a Contone, su di una stradina laterale, mi ha fatto riportare l’attenzione sugli interventi eseguiti dal Dipartimento del territorio dopo il 2016. Si, infatti i pedoni e i ciclisti non hanno più uno spazio su quella strada che corre all’interno dell’abitato, con ristoranti, bar , negozi fermate del bus, case,…
Più volte mi è capitato di trovare pedoni su quella strada e ora si creano evidenti situazioni pericolose. Infatti la carreggiata per le auto in direzione Locarno non concede loro nessun spazio. Addirittura non vi è nemmeno la linea continua di delimitazione dell’asse stradale sulla destra per cui in teoria lo spazio per chi dovesse trovarsi a camminare sulla strada è solo e solo dei motorizzati. Al malcapitato pedone non rimane che arrangiarsi su di una scarpata in forte pendenza o affrontare le auto.
Prima degli interventi eseguiti dal Cantone avevamo un calibro stradale superiore per le auto e vi era spazio per le bici e pedoni. Spazio che ora è scomparso inghiottito da una striscia rosa multifunzionale poco usata. Lo stesso è avvenuto in direzione di Bellinzona avendo inserito la corsia bus che permette giusto giusto lo spazio per transitare ad un autopostale.
Non voglio entrare nel merito degli interventi eseguiti, per carità non sono uno specialista, mi permetto solo di affermare che si possono notare molte contraddizioni.
Mi sta a cuore soprattutto fare notare anche le situazioni pericolose che si creano, nella speranza di migliorare almeno la sicurezza.
Il previsto intervento di semaforizzazione, fermo per referendum, sopprimerà tra l’altro per la lunghezza di quasi un altro km lo spazio adibito a Pedoni e ciclisti, a favore di una striscia multifunzionale usata pochissimo e il tutto senza aumentare il calibro stradale per i veicoli motorizzati ma anzi diminuirlo.
Al lodevole Consiglio di Stato, nell’imminente ripresa della bella stagione che favorisce la mobilità lenta chiedo:
• Come intende migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti dopo aver soppresso lo spazio a loro disposizione? Segnalo che ci troviamo su di una strada cantonale che attraversa un abitato e di regola negli abitati si dovrebbero assicurare almeno dei marciapiedi. Qui gli spazi sono tolti, soppressi e l’abitato c’è.
• Spostare i ciclisti sulle stradine all’interno degli abitati crea pericoli, essendo le stradine strette e anch’esse trafficate. Che ruolo si vuole assicurare alla mobilità lenta nel contesto di mobilità generale? Non dovrebbe avere un ruolo anche la mobilità ciclabile utilitaria? Ma se nella regione più pianeggiante del Ticino inventiamo dei giri dell’oca per i ciclisti, non si ritiene di penalizzarla e di fare la solita comoda confusione tra percorsi utilitari e percorsi di svago?
• Lodevole CdS a proposito di coerenza e coordinazione interna ai Dipartimenti, come mai nello scritto indirizzato alla Commissione della gestione in evasione di varie mozioni legate al progetto di semaforizzazione, vi opponete alla creazione del triangolone a senso unico a Quartino, dimostratosi nei fatti nel periodo di cantiere FFS, sull’arco di sei mesi, efficacissimo contro le colonne e utilizzate quale argomentazione per negarlo il fatto che si dovrebbero sopprimere ca 200 metri di percorso ciclabile (il che non è nemmeno corretto). Nel progetto di semaforizzaione il Dipartimento ne sopprimerebbe poi più di due km in zona abitata?
Cleto Ferrari Indipendente/UDC