Dopo la risposta deludente del Consiglio di Stato alla petizione per manifestazioni ecosostenibili su suolo pubblico, OKKIO non molla: siamo pronti a raccogliere le firme – e a collaborare con tutte quelle persone e quelle associazioni attente all’ambiente in cui viviamo – per chiedere un cambio di rotta al Governo!
Il Consiglio di Stato, dopo dieci mesi, ha risposto ad una Petizione di OKKIO che chiedeva maggiore attenzione sulle ricadute ambientali delle manifestazioni e feste in Ticino. Nella stessa si chiedeva l’introduzione di regole chiare per la gestione ecosostenibile di questi eventi, in modo particolare per la gestione dei rifiuti, così da ridurne la quantità prodotta attraverso l’implementazione di soluzioni virtuose come l’utilizzo di bicchieri e stoviglie lavabili e riutilizzabili. Per OKKIO almeno le manifestazioni co-finanziate dall’ente pubblico devono rispettare degli standard ambientali minimi.
Purtroppo la risposta ricevuta dal Governo è deludente.
Se da una parte il Governo riconosce l’attualità del tema e considera efficaci le soluzioni proposte da OKKIO – ammettendo i buoni risultati sia dal lato della riduzione dei rifiuti sia di soddisfazione degli avventori -, dall’altra parte ritiene l’introduzione di un obbligo d’utilizzo di soluzioni virtuose una misura sproporzionata e di difficile applicazione, decidendo de facto di non intervenire e limitandosi così ad attendere che la diffusione di questo modello di gestione avvenga in modo spontaneo.
I risultati raggiunti sinora, e il crescente numero di organizzatori rivoltosi ad OKKIO per una consulenza sull’utilizzazione di stoviglie lavabili e riutilizzabili, sono stati possibili grazie all’insistenza e perseveranza di OKKIO nel sensibilizzare gli organizzatori e l’opinione pubblica. Ma ora questo non è sufficiente: non si può perdere ulteriore tempo! Si deve agire a livello legislativo con una regolamentazione chiara!
Lo smaltimento della plastica monouso, anche se bruciata nel miglior inceneritore del mondo, inquina l’aria che respiriamo con gas micro e nano-particelle, sostanze tossiche e addirittura cancerogene. Dalla combustione di 1 kg di materiale plastico, ne derivano circa 3 kg di CO2. L’inquinamento prodotto dalla plastica è un allarme a cui bisogna dare risposta iniziando a limitare il mono-uso, perché le micro e nano-plastiche sono oggi già presenti nella nostra catena alimentare e nell’acqua.
Il compito primario del Governo dovrebbe essere quello di proteggere la salute dei cittadini e del territorio, e non proteggere la comodità ed il menefreghismo di certi organizzatori di feste! Il Canton Ticino non sarebbe il primo Cantone ad introdurre una regolamentazione attenta all’impatto ambientale delle feste e manifestazioni su suolo pubblico: Basilea obbliga l’utilizzo di stoviglie multiuso riutilizzabili già da alcuni anni, mentre la Comunità Europea ha deciso di bandire totalmente la plastica monouso entro il 2021.
Perché il Ticino deve sempre essere fra gli ultimi della classe – vedi tassa sul sacco – e non, una volta tanto, in prima fila nella gestione ecosostenibile dei rifiuti?