Un giornale è una pubblicazione periodica avente come finalità la raccolta, il commento e l’elaborazione critica di notizie di attualità dirette al pubblico. Ciascun giornale è contraddistinto da una testata. Il termine deriva da “giorno”, che indica l’originaria frequenza giornaliera di pubblicazione (oggi non è più una caratteristica dirimente).
L’evoluzione tecnologica ha fatto che sì che oggi molti giornali non sono più cartacei, ma sono fruibili sulla rete internet: in questo caso si parla di giornale online.
Questa è la definizione principe letta su Wikipedia. Partendo da ciò riteniamo che un compito del giornale, e dunque del giornalista, a prescindere dalle proprie emozioni o opinioni, sia quello di informare i propri lettori su cosa avviene sul territorio. Grandi eventi e piccoli eventi. Se poi, come succede a noi, riceviamo tanti comunicati di organizzatori, questi vengono da noi pubblicati esattamente come ricevuti. Il nostro stile, o diciamo linea editoriale definita 12 anni fa è quella di favorire, dando maggior visibilità a quegli eventi ritenuti piccoli nei nostri angoli reconditi del territorio. Eventi che vengono organizzati, molte volte senza mezzi economici importanti, con tanti volontari, li chiamiamo lovers che si dedicano nel tempo libero e gratuitamente a voler proporre eventi interessanti nei propri comuni.
Eccoci dunque che a volte ci chiediamo come nelle valli, se non hai le spalle protette da qualche importante dicitura, a volte si viene trascurati, mettendo in fondo anche a repentaglio alcune organizzazioni, piccole ma importanti per il territorio. A questo, secondo noi servono i giornali, a divulgare le informazioni, in particolare della nostra microrealtà… (ETC/rb)
Ora entriamo in campagna elettorale e li sentiamo già i vari candidati che nelle loro uscite nelle valli, si rifanno a parenti lontani o a legami presunti tali con il territorio delle valli. Passate poi le elezioni, nulla di tutto ciò prosegue per i prossimi 4 anni…
Come cittadini vallerani reclamiamo il diritto di pari opportunità da parte del “quarto potere” e del potere politico.