Il giorno dopo avere ricordato gli ottant’anni, un’altra tegola si è abbattuta sull’annaspante aeroporto di Lugano Agno.
C’è quindi poco da festeggiare tra fallimenti di compagnie aeree, arrivi di nuove compagnie che spariscono dopo poco, un direttore che passa dal fallimento Darwin alla faticosa gestione di una struttura che da anni fagocita i soldi del contribuente senza portare alcun reale beneficio alla comunità.
Se veramente questo aerodromo fosse così fondamentale, perché l’economia non contribuisce finanziariamente? Se lo chiedono in tanti. E se lo chiedono anche gli utenti dei trasporti pubblici rappresentati da ASTUTI – Sezione Ticinese di Pro Bahn Svizzera, che difende gli interessi di chi utilizza il trasporto pubblico; e che propone alcune riflessioni:
Il caso Sky Work non fa che confermare la giungla rappresentata dal mercato dei trasporti aerei con compagnie che aprono e chiudono.
Si confermano le oramai annose difficoltà di garantire collegamenti regionali sempre meno concorrenziali rispetto al treno. Malpensa è a poco più di un’ora di treno da Lugano, Zurigo Kloten a poco più di due ore di treno.
E’ impellente la necessità di interrogarsi sulle prospettive dell’aeroporto luganese sul quale si continuano a irrorare milioni di franchi a pioggia. Noi crediamo che sarebbe meglio destinare queste risorse per altri scopi.
Nel 2017 circa 130 mila passeggeri hanno utilizzato lo scalo, siamo attorno ai 350 al giorno, un’inezia. I primi dati sull’utilizzo della galleria ferroviaria di base del Gottardo parlano di una media di 9000 passeggeri al giorno! E’ palesemente ovvio quale sia il mezzo più utile per l’economia e dove debbano continuare ad andare gli investimenti pubblici.
ASTUTI pensa che l’ente pubblico debba abbandonare la gestione dell’aeroporto di Lugano – Agno e continuare a concentrarsi sullo sviluppo dell’efficienza del trasporto pubblico rotaia e su gomma, sviluppo urgente per permettere una migliore ripartizione fra trasporto pubblico e traffico individuale motorizzato. Se a Zurigo la proporzione a favore del trasporto pubblico rispetto a quello privato è di 7 a 3 a Lugano siamo ancora a una proporzione inversa di 1 a 9. C’è ancora molto da fare.