La nuova legge sui Giochi in denaro, approvata a larga maggioranza dal Parlamento nazionale, va sostenuta perché persegue quattro obiettivi di grande importanza per la Svizzera:
1. disciplina il nebuloso panorama dei giochi “online”;
2. garantisce anche in futuro importanti risorse per la collettività;
3. prosegue nell’opera di tutela della popolazione dal gioco compulsivo e;
4. assicura adeguati controlli contro il riciclaggio di denaro.
Oggi i giochi tradizionali nei casinò svizzeri e quelli legati alle lotterie come SwissLos o Loterie Romande generano infatti circa 1 miliardo di franchi l’anno di tasse, che vengono poi riversate a favore di eventi sportivi, culturali e a beneficio di AVS e AI. A questo andrebbero aggiunti altri 250 milioni di franchi circa (cifra che cresce ad un regime di circa il 15% annuo), che però non possono essere tassati, visto che sono legati al gioco online, i cui siti base hanno quasi sempre domicilio all’estero.
Lo scorso anno, solo in ambito sportivo, le 33 federazioni attive in Ticino hanno beneficiato di quasi 2 milioni di franchi di fondi Swisslos per finanziare le loro attività. Attività che, in gran parte dei casi, sono legate al volontariato e dedicate ai giovani. Una componente essenziale della nostra vita sociale. Un NO alla legge sui giochi in denaro metterebbe a rischio queste importanti realtà del nostro tessuto sociale. Stesso discorso per la cultura, con eventi come Estival Jazz, il Festival internazionale del film di Locarno e moltissime altre iniziative minori che finirebbero con l’essere messe in forte difficoltà.
Non va poi dimenticato che il settore dei Casinò sta attraversando un periodo estremamente complicato. Dal 2008 in Ticino il prodotto lordo dei giochi è calato del 30% in un settore che impiega circa 360 persone pagate con stipendi svizzeri e per la gran parte sottoposte a Contratto collettivo di lavoro. Senza omettere che i tre Casinò ticinesi hanno versato in totale 48,2 milioni di franchi in tasse sulle case da gioco per il 2016 e 43,2 milioni per il 2017. Di questo importo, 13,2 milioni per il 2016 e 11,8 milioni per il 2017 sono rimasti in Ticino, come parte della tassa sulle case da gioco destinata al fisco cantonale. Il rimanente, ovvero 35 milioni di franchi per il 2016 e 31,4 milioni per il 2017, è stato invece devoluto all’AVS andando quindi a finanziare la previdenza di vecchiaia e superstiti. La nuova legge sui giochi in denaro tutela anche queste realtà dalle molte incognite legate ad un’apertura totale ai giochi “online” gestiti da società estere.
Partito Liberale Radicale Ticinese, Lega dei Ticinesi e Partito Popolare Democratico invitano perciò con forza a votare
SI alla nuova legge sui giochi in denaro il prossimo 10 giugno
Bixio Caprara, presidente PLRT
Daniele Caverzasio, capogruppo Lega dei Ticinesi
Fiorenzo Dadò, presidente PPD
Igor Righini, presidente PS