In questi giorni, a Castellinaria è stato illustrato il progetto di raccolta fondi per sostenere il cortometraggio di animazione “Mani Rosse” di Francesco Filippi. Protagonisti sono due adolescenti con vite decisamente difficili,: Ernesto ha 12 anni e a causa dell’opprimente iperprotettivita’ della madre, non è mai potuto uscire da solo. L’altra è una sua giovane amica, sedicenne, che vive il dramma dei maltrattamenti paterni. La storia, simbolica, l’ha dotata di un misterioso potere: il suo dolore la porta a produrre un liquido rosso con le mani simile al sangue, con il quale lei dipinge ovunque. Ma quando il pericolo si farà sempre più incombente, Ernesto troverà la forza di uscire per salvarla.
La particolarità di questo film, è che iscrivendosi entro il 15 dicembre al sito www.ulule.com/mani-rosse , basta versare 5.- euro seguendo il regolamento indicato, per sostenerlo. Inoltre, sono in palio diversi piccoli premi anche per i sostenitori.
Fatta questa piccola premessa, ecco per i nostri lettori il riassunto della quinta giornata di Castellinaria.
La sera di Mercoledì 22 novembre, il palco è stato eccezionalmente allestito per un concerto dal vivo in piena regola. Ad esibirsi, prima e dopo il film della serata, la band di “Lino e La Settima Luna”. Trattasi, come il brano al quale si ispirano per il proprio nome, di una cover band di canzoni di Lucio Dalla.
Il progetto è svizzero e lo si deve a Gianni Salvioni, produttore di Lucio nei suoi ultimi 15 anni di attività. Lo stesso Lino è di Zurigo, e siccome il piano di Lucio prima di morire, era proprio di portare la propria musica in tutta Europa, Salvioni e La Settima Luna hanno deciso di raccoglierne l’eredità umana e artistica e di realizzare il suo desiderio.
Per Lino, dal timbro vocale molto simile al compianto cantautore, che con i membri del gruppo aveva già collaborato vent’anni fa, è un sogno che si avvera, visto che Lucio è sempre stato suo beniamino.
Inoltre, lo stesso ci ha tenuto a specificare al pubblico che il loro disco presto in uscita, sarà la registrazione del live da loro tenuto con successo a Parigi.
Di un film si era parlato anche per mercoledì… Non è stata a caso la scelta del live di questa cover band. Infatti, era stata programmata la proiezione di una pellicola che gli stessi autori hanno faticato a definire. Documentario? Film di finzione? In effetti, nessuno dei due. Io lo definirei un racconto su pellicola, simile ad una favola. Mi riferisco a
“Caro Lucio ti scrivo”, di Riccardo Marchesini, Italia, 2017, 89′.
Si tratta di una storia narrata, nella quale una ipotetica postina intercetta e legge di nascosto la posta inviata allo scomparso Lucio. Scoprirà così che a scrivergli sono gli stessi personaggi delle sue canzoni. Persone comuni, dalla vita normalissima ma nei quali chiunque poteva immedesimarsi.
Le voci narranti appartengono ad attori italiani famosi. Tra loro Ambra Angiolini che dona la sua voce a Futura. Ma c’è anche quella Maria innamorata per anni, senza mai cercare un vero contatto, di un detenuto. Sullo sfondo, in immagini d’archivio, la storia e i costumi di un’Italia e di una Bologna da sempre accennate nelle parole di Lucio.
Non voglio svelarvi altro. Vi dirò solo che il risultato è a due poco incantevole.
Riassunto sesta giornata Castellinaria30.
“Born in Syria”, di Hernan Zin, E, DK, 2016, 84′. Concorso 16-20
Si tratta di un documentario che segue realmente nel corso di un anno, le vite e i passi di un gruppo di giovanissimi siriani e delle loro famiglie, dallo sbarco della speranza sulle coste d’Europa, fino al proseguimento, a piedi, di mezzo continente. Le dogane chiuse, i divieti, la fame, i malanni, e la triste scoperta che l’unico problema non era l’attraversata in mare… Alcuni saranno più fortunati e accolti, e riceveranno addirittura un alloggio e un permesso triennale con statuto di rifugiato. Altri resteranno in strada o con permessi precari. Alcuni hanno dovuto lasciare mezza famiglia in Syria. Di altri bambini, dopo le prime interviste, non si è più saputo nulla. Forse, morti di stenti. Sullo sfondo, un’Angela Merkel che cerca di svegliare governi e opinione pubblica mondiale. La più grande catastrofe umanitaria dalla (ma anche di più), Seconda Guerra Mondiale.
“Il Re del Mercato”, di Joel Fioroni, CH 2017, 11′. Fuori concorso.
Cortometraggio del ticinese da sempre collaboratore anche di Castellinaria che ha ricevuto anche diversi riconoscimenti.
Il protagonista è un bimbo nato in una fattoria. Inizialmente dispettoso con gli animali e soprattutto con le galline, diventerà un vero “Re” quando imparerà che il mestiere di fattore richiede molto amore.
“Libere, disobbedienti, innamorate”, di Maysaloun Hamoud, IL, 2016, 96′. Concorso 16-20.
La storia è incentrata sulla vita di tre odierne ragazze palestinesi che vivono a Tel Aviv. Non si tratta del solito reportage del conflitto fra le due culture, ma piuttosto della narrazione di come anche alle loro latitudini le giovani si stanno via via emancipando. Leila, giovane donna in carriera, ha un ragazzo bello con il quale condivide una relazione da adulta. Tuttavia, deciderà di porvi fine quando capisce quanto lui sua invece attaccato alle convenzioni e di come non oserebbe presentarla ai suoi. Poi c’è Noor, una studentessa musulmama che indossa ancora il velo ma che vorrebbe liberarsi della promessa di matrimonio con un uomo che non ama e che scoprirà essere addirittura un delinquente coperto da una buona reputazione. Infine, Salma, una giovane lesbica che verrà per questo rifiutata dai suoi e infine abbandonata anche dalla fidanzata che sta per partire per Berlino…
Le tre ragazze faranno fronte comune e facendo capo ad una sincera e salda amicizia, svincoleranno ciascuna dagli obblighi sociali che sottilmente ancora subiscono dalle rispettive famiglie. Il prezzo è forse il disincanto e la solitudine. Ma il premio è la libertà come persone.
La serata di Venerdì 24 novembre è stata interamente dedicata al mondo del cortometraggio.
Dapprima con la selezione “Carte Blanche a Nadasdy Film”, corti della omonima casa di produzione svizzera. Tra questi però, anche un mirabile corto dedicato allo storico terremoto in Friuli e un poetico racconto, tutto ticinese, sul destino delle api e la loro decimazione dovuta ai pesticidi.
È seguita la Notte dei cortometraggi per il Concorso Castellincorto.
Di seguito, i video della serata di mercoledì tutta dedicata a Lucio Dalla:
Live Lino e la Settima Luna:
https://www.facebook.com/IntervisteFotoByMonnalisa/videos/1627151020676152/
https://www.facebook.com/IntervisteFotoByMonnalisa/videos/1627163450674909/
Presentazione film “Caro Lucio ti scrivo”:
https://www.facebook.com/IntervisteFotoByMonnalisa/videos/1627181034006484/
Monica Mazzei
Addetta stampa eventi
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