Non ci si può fidare, era solo l’anno scorso che il nostro ministro con l’omologo italiano firmavano nuove concessioni ed oggi ecco che da parte italiana la notizia a ciel sereno che non navigheranno più su suolo Svizzero. Risultato 14 lettere di licenziamento giunte oggi. Che fare? Semplice, lasciare a casa o inasprire le regole sui frontalieri in maniera che chi viene licenziato ed è residente possa subentrare ai posti lasciati liberi. Non si può più ammettere che oltre ad essere il maggior datore di Lavoro per gli italiani del Nord, si venga presi in giro da autorità italiane che dimostrano ogni volta la loro poca professionalità e riconoscenza verso chi sopperisce con il lavoro ai propri cittadini. Non ne possiamo più di queste “pastrugnate” e ai nostri politici chiediamo più fermezza nelle decisioni e nelle prese di posizioni.
Ma come si fa prendere fermezza quando, e saltiamo allo smantellamento di una sessantina di uffici postali, per voce del presidente del CdS, si afferma che tutto sommato si è soddisfatti di come la posta abbia dimostrato sensibilità nei confronti del territorio. Siamo basiti sapendo che la posta ha messo il termine 2020 per poi continuare con la mannaia a smantellare, anche se loro la chiamano trasformazione. E’ semplicemente vergognoso l’atteggiamento della Posta che lascia a casa il proprio personale e dei politici che non prendono decisioni ferme. Stiamo assistendo al degrado del mondo del lavoro dalle nostre parti….