Il 21 settembre 2016, in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer 2016, la sezione ticinese dell’Associazione Alzheimer Svizzera ha assegnato il Premio Grande Cuore 2016 agli Agenti di quartiere della Città di Locarno durante l’evento organizzato a Mendrisio dal titolo “Sì…cura..Mente”.
Il lavoro dell’agente di quartiere, definita come Polizia di prossimità, va sicuramente nella direzione di rendere la Comunità sempre più amichevole nei confronti delle persone con difficoltà.
Con l’interessamento che hanno dimostrato alle problematiche delle persone con problemi di tipo cognitivo, gli agenti si sono impegnati nell’utile compito di rendere più favorevole, più comprensiva e meno stigmatizzata la vita di queste persone. Il loro avvicinamento alla tematica e le riunioni di approfondimento a cui hanno partecipato dopo la frequentazione degli Alzheimer Café di Locarno, presso il Ristorante Vallemaggia, è indubbiamente un atteggiamento meritevole di attenzione da parte dell’Associazione e per niente scontato nella società odierna, che deve essere sempre più informata e soprattutto sensibilizzata su questa tematica. L’agente di quartiere è quindi sicuramente “fra le gente”, ma soprattutto “per la gente” ed è un protagonista dei più idonei a saper identificare le difficoltà che possono insorgere nelle persone e a saper capire quando queste difficoltà derivano da intenzioni malevoli o quando invece derivano da malattia.
Per questo motivo, su segnalazione delle coordinatrice dell’Alzheimer Café di Locarno, Rosanna Camponovo e Manuela Urban, si è voluto candidare gli agenti di quartiere di Locarno e si è deciso, tramite la nostra Commissione, di assegnare loro il Premio Grande Cuore dell’Associazione Alzheimer Svizzera.
Il Premio Grande Cuore, più che un premio dovuto a competizione, è considerato come un riconoscimento per degli interventi esemplari in favore di una o più persone affette da demenza o ai loro familiari. È assegnato tramite la Sezione Ticino dall’Associazione Alzheimer Svizzera, che ha sede a Yverdon.
Ci è sembrato importante valorizzare maggiormente il prezioso lavoro degli agenti e l’interessamento che hanno dimostrato, non solo per le persone malate coinvolte, ma anche per l’intera comunità in cui operano. Solo infatti in questo modo si promuove una diversa consapevolezza della malattia di Alzheimer e di altre forme di demenza, si informa e si forma l’intera comunità sulle necessità dei malati e dei loro familiari.