Il PLR auspica una visione più a lungo termine che deve sfociare in progetti di sviluppo
La prima seduta di Gran Consiglio di giugno si è aperta con l’esame del Consuntivo 2015. Nonostante i dati confermino il precario stato di salute delle finanze cantonali, l’aspetto politico più importante che ne emerge è che la strada imboccata è quella giusta per un durevole risanamento delle finanze cantonali. La consapevolezza che ne deriva è che tutte le forze politiche devono assumersi la propria fetta di responsabilità per evitare che la macchina politica s’inceppi di nuovo. Assieme a questo, altri importanti tasselli come l’approvazione dei conti di AET e la modifica di legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni, fanno parte di un cantiere che da troppo tempo attendeva di partire. Sostegno a due controprogetti per la salvaguardia del mercato del lavoro ticinese.
Dati preoccupanti sottolineano l’urgenza di diminuire la spesa pubblica, ma la strada imboccata è quella giusta
Il Consuntivo 2015 chiude con un disavanzo di 90,5 milioni di franchi: si rileva una riduzione delle spese correnti di 13,6 milioni (circa -0,4%) e una crescita dei ricavi correnti di 16 milioni (+0,5%). Nonostante questo miglioramento, i dati confermano che lo stato di salute delle finanze cantonali rimane difficile e precario. Il Gruppo PLR prende atto di questi risultati e si felicita per la linea politica intrapresa volta a riequilibrare le finanze cantonali e a lavorare sul pacchetto di misure di risparmio strutturali con l’obiettivo finale di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2019. Tuttavia il capitale proprio negativo di 430 mio e il debito pubblico accumulato di ca 2,0 mia non consentono di dormire sonni tranquilli. Per questo motivo è indispensabile un esercizio di responsabilità da parte di tutte le forze politiche nei confronti delle esigenze del Ticino e dei cittadini ticinesi in un clima politico che spesso purtroppo non facilita la ricerca di soluzioni condivise.
Più pressione a Berna per interventi incisivi, innovativi e coraggiosi, ma non incoscienti!
Il mercato dell’energia elettrica ha messo l’Azienda Elettrica Ticinese di fronte a numerose difficoltà. Nel 2014 non vi è stato nessun aumento dell’utile, condizionando gli investimenti dell’azienda, già ridotti a causa della decisione della Banca nazionale di abbandonare il tasso di cambio fisso con l’euro. In vista di un’apertura completa del mercato, il PLR ritiene necessario ottimizzare e riorganizzare il settore energetico cantonale in maniera da poter fare fronte alla spietata e agguerrita concorrenza e poter continuare con la politica aziendale di sostegno a manifestazioni, eventi e associazioni su territorio cantonale. Il Gruppo PLR si felicita per la decisione del Parlamento a sostegno di un’azione politica che faccia più pressione verso la Confederazione per non discriminare il settore idroelettrico rispetto alle altre fonti energetiche e per sviluppare le energie rinnovabili con maggiore spinta. Ma è altrettanto importante che gli attori ticinesi, produttori e aziende distributrici, sappiano unire le proprie forze per migliorare la propria forza di contrattazione su questo mercato certamente difficile.
Mercato del lavoro ticinese: due controprogetti in votazione popolare
Data per certa l’importanza della posta in gioco e delle persistenti difficoltà del mercato del lavoro ticinese, il Gruppo PLR si felicita per la decisione del Gran Consiglio di non sostenere l’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino” bensì il suo controprogetto, ritenendo fondamentale approfondire e riprendere le preoccupazioni degli iniziativisti, tenendo però conto delle molte misure già adottate da Governo e Parlamento. Soddisfazione in casa PLR anche per il sostegno al controprogetto relativo all’iniziativa dell’UDC “Prima i nostri”. Questa alternativa, che verrà messa in votazione popolare il prossimo autunno, non stravolge l’iniziativa ma la stempera perché ritenuta disordinata e burocratica.
Sacrificare l’autonomia dei comuni e dei principi democratici per portare avanti un processo aggregativo?
Sul tema della modifica di Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni, il Gruppo PLR ha espresso qualche perplessità in quanto il tema non sembrava fosse stato approfondito a sufficienza in particolare per quanto attiene la possibilità data al Parlamento di decidere una separazione coatta. Sarebbe stato auspicabile sviscerare meglio le condizioni da rispettare per una decisione molto sensibile nel rispetto dell’autonomia comunale. Il Gruppo PLR prende atto della decisione del Gran Consiglio condividendo in particolare l’intento di proseguire con il progetto aggregativo della Valle Verzasca in tempi rapidi.