05/06 Lugano: Spazio 1929 | 06/06 Camorino: Area PangeArt | 07/06 Massagno: Cinema ArtHouse LUX 08/06 Lugano: Cinema IRIDE | 09-10 /06 Massagno: Cinema ArtHouse LUX
11/06 Bellinzona: Spazio Aperto
eventi speciali: 12/06 Mendrisio: Casa Astra | 13/06 Camorino: Area PangeArt
Transizioni e migrazioni. Il tema scelto da OtherMovie per la sua quinta edizione non sarebbe potuto essere più d’attualità e d’altro canto la volontà di parlarne è quasi una necessità, dato il dna del festival. Il nostro spazio non può ignorare la propria natura primaria. Essere un ponte culturale tra Est e Ovest nelle intenzioni, nelle parole e nei fatti. Il progetto no profit, come da sua tradizione, presenterà al pubblico pellicole provenienti da diversi festival europei, con un occhio di riguardo all’Europa del Sud-Est. E proprio per la sua natura di ponte, di collegamento, il rapporto con i partner locali è crescente e sempre più importante. Tra le novità della quinta edizione, infatti, vi è la collaborazione con spazi espositivi e realtà anche fuori dall’agglomerato luganese, culla di nascita della rassegna culturale e cinematografica. L’appuntamento 2016 è previsto dal 5 al 11 giugno, con alcuni eventi speciali previsti un giorno prima e due giorni dopo le date ufficiali.
Il focus su cui costruire la programmazione e sviluppare i dibatti è legato quest’anno alla tematica degli spostamenti, delle migrazioni, delle divisioni e dei muri che ci spaventano, delle storie di chi è protagonista. Di chi parte, di chi resta e anche di chi accoglie. E in quest’ottica il filo spinato, i muri che sempre più spesso caratterizzano confini e menti del Vecchio Continente lasciano spazio nelle intenzioni a chi desidera accogliere, aiutare, comprendere o perlomeno conoscere. Ci auguriamo che le proposte cinematografiche sul tema, i dibattiti e le tavole rotonde, le performances artistiche, gli accompagnamenti musicali e il coinvolgimento diretto dei migranti che sono alloggiati nelle strutture di prima accoglienza possano darci qualche strumento in più per riflettere e per affrontare questa crisi. Questo particolare momento storico non può lasciare indifferenti e il modo migliore per affrontarlo è la conoscenza, la condivisione, il confronto.
OtherMovie è nato cinque anni fa con l’intenzione di portare a Lugano nell’arco di pochi giorni realtà poco conosciute da noi, rassegne che possano tematizzare dal loro punto di vista, un punto di vista diverso, altro – da lì il nome del festival – questioni comuni a tutti.
E queste collaborazioni con mondi e culture sospese tra Est e Ovest proseguono felicemente. Da Atene (Greek Film Center Athens) a Parigi (Festival International Signes de Nuit), dalla Romania (Shorts International Film Festival di Cluj-Napoca), alla Serbia (Documentary and Short Film Festival di Belgrado), passando per l’Italia con Padova (Kinocchio), Siracusa (Ares Film Festival) e il vicino Festival BAFF di Busto Arsizio. Una nuova realtà che siamo orgogliosi di poter ospitare quest’anno è quella cubana. Grazie ad un importante partner qual è l’ArtHouse Lux e al CISA, il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive di Lugano che ha rilevato la gestione della storica sala massagnese, è prevista la serata dedicata alla scuola di cinema cubana fondata dal maestro Gabriel García Márquez. L’evento, una ciliegina sulla torta per OtherMovie, proporrà un selezione cinematografica non sempre disponibile su nostri schermi.
In apertura del festival, OtherMovie ha l’onore di ospitare – allo Spazio 1929 ¬¬– un apprezzato artista ticinese: Pierre Casè. Interverranno anche la critica d’arte Maria Will e l’autore, co-produttore e co-regista del documentario “Come in una favola (presentato alla preselezione per Locarno 2016) René Pandis. Il film nasce dal “Bestiario”, raccolta fotografica proiettata durante la serata, che sarà accompagnata dall’innovativo duo musicale ticinese VentNegru, le cui musiche sono state inserite nel film.
Tra le serate evento del Festival da non perdere, “A proposito del Medio Oriente/About the Middle East”, presentata dalla giornalista Chiara Sulmoni. Un’occasione per parlare di Siria, grazie alla preziosa presenza di Shady Hamadi, giovane autore e attivista per i diritti umani proveniente dal martoriato Paese mediorientale, che potrà affrontare alcuni temi quali l’esilio, la perdita, la sofferenza, la dignità. Concetti sviluppati in “Esilio dalla Siria. Una lotta contro l’indifferenza”, sua opera edita nell’aprile 2016. Durante la serata sarà presentato anche un documentario sul tema.
La fotografia, che da sempre riveste un proprio ruolo nel festival, assume in quest’edizione maggior peso. Grazie alla collaborazione con un nuovo partner, Area PangeArt di Camorino gestita da Loredana Müller, sono previste due interessanti serate. La prima il 6 giugno, con il progetto “Animae”, una tavola rotonda con professionisti di diversi settori per discutere del legame fra fotografia, cinema, psicologia e musica. Invece il 13 giugno verrà proiettata una selezione di film della quinta edizione della nostra rassegna.
L’11 giugno, il nostro festival volgerà lo sguardo ai migranti che dal Ticino sono partiti per cercare fortuna altrove. Allo Spazio Aperto di Bellinzona saranno proiettati alcuni cortometraggi realizzati da Mattia Bertoldi che trattano proprio il tema dell’emigrazione ticinese in California, introdotti dallo storico Nicola Arigoni. A coronare la serata, la granconsigliera e consigliera comunale di Lugano Sara Beretta Piccoli condurrà una conferenza dedicata a uno dei principali archivi culturali del nostro territorio: l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla, memoria storica della nostra regione e allo stesso tempo strumento collettivo per entrare in contatto in maniera costruttiva con la diversità. L’accompagnamento musicale sarà assicurato da un gradito ritorno per OtherMovie: il musicista Marco Zappa, che eseguirà brani dedicati all’esperienza dell’emigrazione dalle nostre regioni al sogno americano.
Per quanto riguarda il centro di accoglienza Casa Astra, il 12 giugno Roberto Rippa – presidente del Movimento dei Senza Voce, associazione che ha fondato e gestisce il centro – e l’artista Al Fadhil modereranno un momento aperto al pubblico, che avrà così occasione di conoscere in prima persona e da vicino le storie e le condizioni di vita di alcuni migranti che vi sono stati ospitati nel tempo nonché la convivenza tra persone di provenienza e esperienze diverse, come pure l’operato di chi li accoglie. Una cena comune, musica, discussioni e naturalmente una selezione di film sul tema della migrazione costituiranno il menù della serata. Un tassello per avvicinare mondi solo apparentemente separati da filo spinato che deve essere smantellato.
Da ultimo ma non per ultimo, uno dei fulcri del festival: l’ormai consolidata sezione [S]guardo da vicino – che propone e premia i migliori produttori e registi indipendenti, svizzeri e delle regioni limitrofe – che quest’anno propone una selezione di otto film, che saranno presentati alla ArtHouse Lux in un’unica serata, al termine della quale una giuria internazionale consegnerà i riconoscimenti ai più meritevoli.