Con i tempi che corrono e tassi bassissimi il momento per costruire la propria abitazione primaria è idoneo. Tassi fissi per 10 anni ca 1,2% nelle assicurazioni e 1,50% nelle banche. Tutto bello, quando la coppia, famiglia o singolo che sia, intende costruire la casa, deve rivolgersi ad un istituto di credito. Questi ti chiedono come minimo il 20% capitale proprio, coperture assicurative adattate per ammortamento indiretto, oppure il 2% di ammortamento diretto. Ti scansionano tutta la tua situazione economica privata e solo se sono certi, ma molto certi, ti concedono il prestito, come se fosse un regalo. Alla faccia dei regali. E stiamo parlando di un privato che ha stipendio statale magari moglie con un reddito importante anche lei. Ebbene in generale, ti concedono il credito con mega garanzie altrimenti non se ne fa niente. E se sono collaboratori statali sappiamo tutti le paghe che girano e le calcolazioni. Il privato non può avere oltre 1/3 degli oneri calcolati dalla banca del suo reddito lordo. Senza questa prima premessa non si va avanti.
Invece se avete attività commerciale, magari nella ristorazione, quasi più nessuno ti concede un prestito, perché non vi è la garanzia di riuscita nel tempo e la banca non si assume alcun rischio.
Queste le difficoltà create dalle banche, condivisibili o meno, non vogliamo entrare nel merito, ma se non hai le garanzie richieste e non soddisfi tutti i parametri richiesti, la tua casetta te la scordi…
Succede invece che per una pista di ghiaccio, durante la conferenza stampa dell’anno passato si sono dichiarati 35 milioni di spesa, ora dopo alcuni ricorsi che poi sono stati ritirati la cifra ammonta a 50 milioni. A lavori eseguiti ci accorgeremo che saranno 60 milioni e oltre. Capitale proprio messo sul tavolo il 9%, mentre il 35% regalie statali (soldi di tutti per finanziare un’opera per far giocare 22 giocatori lautamente pagati) e il 56% manca. Ma le opere vanno avanti senza alcuna garanzia di finanziamento. Ecco allora che si va in Governo e si chiede i buoni uffici sperando nel credito dei rimanenti 28 milioni, perché di questo si tratta. Qui di garanzie non ve ne sono, non vi è reddito certo, tanto che ogni anno vi è una gestione con un paio di milioni di passivo, tutto con la giustificazione di aiuto alla valle. Ma qui stiamo aiutando un club privato che vuole il suo gioiellino, vuole che a pagarlo sia tutta la popolazione, con 22 giocatori con redditi che un artigiano si sogna, il tutto così con delle scusanti poco convincenti dal profilo prettamente economico. E la solita promessa; “creiamo indotto”. Tra l’altro molti giocatori professionisti non sono domiciliati neanche nella regione delle Tre Valli !
E stiamo certi, riceveranno tutto, senza garanzie e fra qualche anno ci si accorgerà che la sola gestione del palazzetto del ghiaccio fantastico nella sua realizzazione, sarà troppo esosa e si correrà ancora in Governo a chiedere aiuti, e li riceveranno.
Cosa possono pensare le famiglie che vorrebbero insediarsi in valle con una loro casetta, formando famiglia con bambini, dando vita economica e sociale ai nostri paesi, che a loro chiedono anche il numero di mutande per 600 mila franchi di ipoteca, mentre che a chi non dà garanzia alcuna (tra l’altro nello sport non è possibile garantire nemmeno i risultati sportivi) ricevono tutto e vengono accolti con il tappeto rosso.
Tutti questi soldi forse porterebbero ben altre sinergie certe se investiti nell’artigiano e commercio locale come anche nel turismo, ma come sempre noi siamo privati cittadini e non capiamo nulla…. Nel tempo risulta sempre che il cittadino ignorante vede le cose giuste …..
Ci ritroveremo le solite cattedrali nei deserti !