Sia ben chiaro, ciò che scriviamo lo pensiamo e a volte carichiamo la mano per stimolare reazioni. Sono temi di estrema attualità, temi che ogni giorno sentiamo discorrere e ogni giorno sentiamo le ricette politiche, che non acocntentano nessuno. Poi li condividiamo su FB e qui alcune reazioni, che da una parte ci lasciano sgomenti. Quando diciamo che la ristorazione ha un grosso problema nei costi dei servizi alla clientela, non diciamo nulla di sbagliato. Lo sappiamo anche noi che al ristoratore il margine è sempre più esiguo e lo sforzo di questa professione richiede sempre maggiori sforzi, ma il problema è di fondo. Se arrivano turisti zona Euro, un piatto di ravioli fatti in casa a frs 18.- è una cifra esagerata. Per noi se fatti in casa sono ancora avvicinabili, anche se, la situazione delle famiglie ticinesi non è più tale da frequentare con assiduità i ristoranti, dunque meno soldi immessi nel circuito e meno affari con tutto quello che ne consegue. Quando alcuni reagiscono a queste nostre osservazioni dicendo che i loro prezzi sono già al minimo termine considerando le tasse dello Stato, e che basterebbe levare queste tasse, ci permettiamo di concordare solo in parte e di pensare che questi ristoratori non hanno capito in che momento storico particolare stanno operando. Infatti se diminuiamo della metà i costi proprosti per le bibite e pietanze (provocazione per chi non l’avesse capito), avvicineremmo molti turisti zona Euro e anche i nostri. Invece di vedere alcuni ristoranti con 5 clienti, li vedremmo con 20 clienti e la cifra d’affari raddoppierebbe mantenendo un margine accettabile per il ristoratore. Ma qui casca l’asino; noi avevamo scritto che lo Stato, come sovvenziona settori basilari per la nsotra economia dovrebbe fare altrettanto per la albergheria e ristorazione. Non ci sembra che abbiamo bestemmiato ma per certi forse il sistema per risolvere tutto passa unicamente dall’aumentare i prezzi. Questa politica non sorte alcun effetto se non quello che i già pochi clienti presenti si dissolveranno come neve al sole. Mi spiace che non si vuole vedeere altra soluzione se non quella dei piagnistei e dell’aumento dei prezzi, quando le soluzioni si trovano da altra parte; creatività, innovazione, gentilezza, completezza nel servizio, presentazione online efficace della propria strutttura e prezzi tali da invogliare la clientela a frequentare i ristoranti.
Che poi vi sono balzelli statali folli, una burocrazia elefantiaca, un sistema ragnatela di costi, un personale che sceglie la professione di cameriera e quant’altro come ultima spiaggia e non per convinzione e via dicendo.

Dimostrazione; la giornata della Festa della mamma abbiamo frequentato un ristorante semplice, che propone pietanze locali e nostrane ad un prezzo accettabile e presentate sul piatto in maniera pulita ed equilibrata. Era stracolmo di gente. Vi erano giovani ragazze, con alcuni rinforzi, di una gentilezza squisita, il mangiare era ottimo ed abbondante e la bottiglia di buon Merlot a frs 35. Alla fine sfr 70 a testa tutto compreso, ma ne valeva la pena. Siamo convinti che in Ticino, anzi lo sappiamo, vi sono molti ristoranti che si stanno avvicinando a questo genere di soluzioni: qualità, prezzo competitivo il tutto farcito da sorrisi e simpatia.
Ecco la formula del successo !!! Ma non solo nella ristorazione in ogni servizio, la formula è sempre la stessa!
(ETC/rb)