Ed eccoci na nuova trovata o pensata per cercare un interesse o cambiare direzione di un turismo che da venti anni in Ticino è in tendenza negativa. Si è provato di tutto, dal cambio dell’organizzazione della struttura turistica ticinese ora agenzie e OTR, a piattafome di ogni ben di Dio, a studi di conferme reali sulla situazioni, a tavole rotonde su come intervenire, ultima in ordine di tempo la piattaforma Ticino 2030, carina e bella, ma che ancora una volta dice tutto e nulla di tutto, con osservazioni, siamo certi che siano solo gli esterni ad inserire i Post IT, che sono una semplice presa di posizione sul nostro Ticino e su cosa non funziona oppure sembra funzionare. Lo abbiamo navigato bene, ci troviamo di fronte l’ennesimo sito dai costi di certo elevati, che potrebbe creare molta confusione tra i turisti che alla fine non sapranno più che sito guardare per sapere se in Ticino sia possibile fare delle ferie di altissima qualità in considerazione dei prezzi applicati. E poi prese di coscienza sul turismo che non funziona ne abbiamo proprio abbastanza. Inutile riorganizzare il tutto con le stesse persone che venti anni fa erano nelle stesse posizioni, inutile prendere posizioni e criticare costruttivamente, se poi chi deve recepire la critica, o meglio la suggestione, non ha l’apertura mentale al turismo e alla predisposizione all’accoglienza. Senza tanto clamore vi sono strutture che funzionano bene, eccellenze e anche piccole struttture di famiglia, che hanno l’apertura e l’approccio giusto, mentre vi sono altre strutture che sembra non abbiano capito che il turismo è cambiato e che paesi vicini a noi sono altrettanto belli, ccolgono meglio e costano meno. Il costo non è una scusa per lamentarsi continuamente, il costo dovrebbe essere motivo di sprone per offrire di più, proprio in considerazione del rapporto qualità/prezzo. E se invece di sempre proiettarsi al futuro, al velo dei mussulmani, al cambio sfavorevole e via dicendo, partissimo ai piedi della scala, con piccole cose, ordinate e pulite, con l’insegnamento dell’accoglienza, con l’entusiasmo dell’amore per il proprio territorio, non avremmo bisogno di centomila piattaforme che dicono tutte le stesse cose e sono esclusivamente per chi è avvezzo alla tecnologia. Andiamo sul territorio, e leviamo le brutture dei nostri paesi. Un esempio: entriamo in un paese che si dice a vocazione turistica e vediamo cartelli selvaggi che promuovono i vari eventi, conficcati nel terreno senza ordine, alcuni su lenzola bianchi con scritte i nrosso, roba da far capire che i nquei paesi il turismo è solo una scusa per spillare soldi allo Stato senza avere nessuna idea e tanto meno volontà di approcciarsi al turismo moderno. Ci vuole poco, ma quel poco costa pazienza e dedizione al territorio, ci vuole poco, ma quel poco presuppone di avere lo spirito innovativo e di saper accettare eventuali critiche. Ci vuole poco ma chi occupa tante poltrone nel settore è troppo abituato a stare seduto nei propri uffici e non si rende neppure conto che il tempo cambia. Ci vuole poco, ma quel poco è tanto se in fondo te ne freghi del territorio e pensi solo a te stesso. E allora chiassà quante altre paittaforme e studi dovremo sorbirci per capire che le cose così non funzionano e per rendersi conto che comunque non si è intenzionati a cambiare veramente e radicalmente…. significa che va bene così e che se le cose andassero bene bisognerebbe cambiare la rete e magari lasciare a casa quei vari direttori, e direttorini che hanno fatto più danni che resto al nostro Ticino, perché loro, a differenza di chi lavora sul territorio, di loro, non rischiano proprio nulla e quando non rischi è facile parlare a vanvera…..
Noi il sito lo abbiamo visitato e ci sembra comunque abbastanza complicato, sembra sia stato fatto per loro e non per la gente !!! http://turismo2030.ticino.ch/
Alla fine va bene tutto, ma non è certo solo con queste soluzioni o pseudo tali che si risolleverà il turismo in Ticino…. Potrebbe essere un punto di partenza, ma che sia l’unico e da qui sviluppare il vero turismo avendo anche il coraggio di licenziare persone in esubero nelle strutture amministrative preposte proprio al Turismo e con obiettivi fissati da raggiungiure. Forse è finito il tempo delle mele dove si occupa la poltrona e basta! (ETC/rb)