Un’accusa di plagio è stata mossa a un professore dell’USI in riferimento all’asserita appropriazione, o alla non corretta attribuzione, della paternità di passaggi testuali in alcuni articoli scientifici. L’USI considera di capitale importanza la trasparenza e l’integrità accademica dei propri professori e ricercatori e ha pertanto intrapreso tutti i passi necessari per fare piena luce sulla vicenda. Per approfondire il caso, il Presidente dell’USI ha quindi dato mandato di istruire un’inchiesta al Comitato etico, che si avvale anche della consulenza di un esperto esterno. Il Comitato etico (www.usi.ch/ricerca/comitato-etico.htm) è l’istanza preposta dall’ateneo a ricevere le segnalazioni ed esaminare in piena autonomia eventuali casi di comportamenti scientifici scorretti da parte del corpo accademico.
In via cautelativa e in attesa dell’esito dell’inchiesta, il professore – la cui identità sarà oggetto del più stretto riserbo da parte dell’USI fino al termine del procedimento – ha deciso di autosospendersi dalle sue cariche istituzionali interne ed esterne all’USI. La gestione corrente delle sue attività istituzionali sarà affidata, fino alla conclusione dell’inchiesta, al Decanato della Facoltà coinvolta e alla Presidenza dell’ateneo. Il professore continuerà ad assicurare l’insegnamento nei corsi in atto.