Onorevole Signor Sindaco, Onorevoli Signori Municipali,
Correva l’anno 2007 quando fu promossa l’iniziativa che chiedeva al Comune di acquistare e abbattere lo stabile ex-Jelmoli e destinare il sedime a spazio d’incontro e aggregazione.
L’Esecutivo, dopo aver ricevuto la petizione, ha elaborato la variante di piano regolatore seguendo in primo luogo la volontà popolare, anziché le condizioni imposte dal Dipartimento del Territorio. Quest’ultimo infatti chiedeva principalmente di condizionare la demolizione dell’edificio alla contemporanea costruzione di un nuovo stabile, rinunciando di fatto alla fase transitoria, quella di lasciare vivere la nuova piazza ai cittadini.
La variante promossa dal Municipio garantisce la possibilità di lasciare inedificata la porzione di terreno sul quale è situato il palazzo destinato alla demolizione a tempo indeterminato, così come l’opportunità di costruire in futuro. In questo modo il Comune rivendica la propria autonomia di ente pianificante nei confronti del Cantone: il vincolo imposto da Bellinzona è ritenuto inadeguato in quanto condiziona anche un tema di natura finanziaria.
Nel messaggio presentato dal Municipio è anche indicata la rinuncia alla formazione dell’autosilo pubblico in Piazza del Ponte e la possibilità di aumentare la capacità dell’autosilo esistente in Via Zorzi.
Durante lo scorso mese di settembre è stata pubblicata la domanda per la demolizione dello stabile ex-Jelmoli che darà modo di cambiare la faccia al cuore del Magnifico Borgo come richiesto dalla petizione.
Il messaggio per la richiesta del credito necessario per i lavori di abbattimento sarà presentato al momento in cui verrà rilasciata la licenza edilizia e la stessa sarà cresciuta in giudicato. Purtroppo la domanda di demolizione è ancora oggi sul tavolo del Consiglio di Stato.
Quanto alla futura sistemazione e all’arredo di Piazza del Ponte, l’Esecutivo indirà un concorso di architettura. I contenuti della variante comprendono l’incremento della superficie di verde, attraverso la formazione di un parco pubblico; la continuazione dell’edificazione lungo via Lavizzari, fino al futuro parco; l’inserimento di un elemento di moderazione del traffico lungo l’asse stradale via Lavizzari-largo Soldini; l’insediamento di attività terziarie nel centro del Borgo, atte a sostenere funzioni centrali.
Da questa nostra premessa sorgono le seguenti domande:
– La domanda di costruzione è ancora ferma al Dipartimento del Territorio, si sa a che punto dell’iter procedurale si trova?
– Il Municipio è venuto a conoscenza di ritardi del rilascio della licenzia edilizia?
– Se sì, per quali motivi?
Ringraziando per le risposte che verranno fornite, porgiamo i più distinti saluti.
In fede
Davide Rossi
Paolo Danielli