La Conferenza sul clima di Parigi ha come scopo di condurre a un accordo climatico che sia approvato dall’intera comunità di Stati. Il riscaldamento climatico modifica in modo notevole l’ambiente e si ripercuote anche su tutti gli esseri umani.
Non sarà scontato giungere a un accordo,purtroppo guardando alle precedenti edizioni di tali conferenze non si è quasi mai riusciti ad ottenere dei risultati tangibili.
Purtroppo ancora oggigiorno pare che le società occidentali (e non solo) continuino a sottovalutare le conseguenze del cambiamento climatico.
Ma che cos’é il cambiamento climatico? Come lo spiego in parole povere?
Da una parte si notano avvenimenti meteorologici puntuali ed estremi, con una frequenza accresciuta. Pensiamo per esempio a tifoni, nubifragi, periodi di afa e siccità prolungata. Non sono avvenimenti che succedono in paesi lontani, è una realtà che ci tocca da vicino. Ad esempio lo scorso autunno il Ticino è stato flagellato da piogge intense che hanno provocato le disgrazie di cui tutti serbiamo ancora un ricordo indelebile. E che dire dell’estate 2015? La più calda da decine di anni, così come l’autunno che sta finendo. Questi avvenimenti “eccezionali” si stanno riproducendo con una frequenza sempre maggiore. Se non si fermerà la tendenza al riscaldamento climatico, dovremmo far fronte a queste situazioni sempre più spesso.
Non solo l’uomo e le sue opere subiscono le dirette conseguenze di questi avvenimenti, ma anche la flora e la fauna. Interi raccolti andati distrutti a causa d’improvvise e violente tempeste di grandine oppure fabbisogno idrico raddoppiato per far fronte alla siccità (con conseguenti aumenti dei prezzi di vendita delle derrate alimentari).
Insomma il cambiamento climatico ci tocca e toccherà sempre più da vicino.
Cosa possono fare i cittadini di fronte a questi avvenimenti che sembrano essere più grandi di noi? In primis prenderne atto, informarsi, non limitarsi ad infilare la testa sotto la sabbia. In secondo luogo partecipare alle numerose manifestazioni organizzate in Svizzera e in tutto il mondo il prossimo 28-29 novembre, il cui scopo è quello di chiedere che si firmi un accordo SERIO. In Ticino é stataorganizzata un’interessante conferenza con il climatologo Luca Mercalli. I governi hanno bisogno di sentire che la gente è preoccupata per i cambiamenti climatici. Dobbiamo essere vigili e critici rispetto alle scelte operate dai governi. Scendete in piazza e sostenete la marcia per il clima!
Il cambiamento è qui e ora, a portata di mano, non avremo una seconda chances in eterno, bisogna agire subito non è più consentito procrastinare.