Rinnovo della concessione italo-svizzera per la navigazione nel bacino svizzero del Lago Maggiore
Dopo i tre Forum Lago Maggiore e la pubblicazione dello “Studio sulla navigazione nel bacino svizzero del Lago Maggiore” (disponibile sul sito locarnese.ch), nei quali sono stati messi in evidenza i limiti, ma anche le opportunità per la navigazione futura nel bacino svizzero del lago, l’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM) formula con chiarezza quelli che sono gli auspici per il futuro.
L’elemento ritenuto fondamentale è il rilancio della navigazione turistica nel bacino svizzero del Lago Maggiore. Come osservabile sui principali laghi svizzeri, è necessario che la navigazione diventi una vera e propria attrazione turistica e non solo un servizio di trasporto. Si ritiene in particolare che un rilancio delle Isole di Brissago non possa avvenire senza un nuovo progetto di sviluppo turistico che integri trasporto, entrata e servizi offerti sulle Isole.
Si conferma d’altra parte la necessità di garantire un servizio pubblico di linea per quello che riguarda i collegamenti internazionali e le corse per i pendolari (Magadino-Locarno).
Se la situazione attuale prevede un sostanziale monopolio di gestione per le corse internazionali/pendolari e allo stesso modo per le corse di servizio turistico, si auspica per il futuro uno scenario diverso, in cui le corse di servizio turistico possano essere gestite in un regime più libero e flessibile, a beneficio della qualità del servizio offerto e di un orientamento generale alle esigenze della clientela.
In tale ottica, in vista del rinnovo della “Concessione per la navigazione nel bacino svizzero del Lago Maggiore”, in scadenza a fine 2016 e da rinegoziare a partire dalla fine del 2015, l’Ente Regionale auspica una discontinuità innovativa rispetto al passato, dove sostanzialmente si è confermata di vent’anni in vent’anni la prima concessione siglata nel 1956.
L’innovazione necessaria è la chiara regolamentazione dei servizi di navigazione turistici, da distinguere rispetto alle corse internazionali/pendolari, permettendo anche ad operatori svizzeri di operare, in un regime libero e flessibile.
Si ritiene che tale soluzione possa incontrare l’interesse di tutte le parti coinvolte, anche degli operatori concessionari italiani su cui attualmente gravano pesanti deficit d’esercizio, derivanti da una gestione monopolistica di tutte le linee all’interno del bacino svizzero con un’ottica di puro servizio pubblico di trasporto.
L’ERS auspica che tutte le forze politiche, economiche e sociali si uniscano a sostegno di un nuovo sviluppo sul bacino svizzero del Lago Maggiore.