Interrogazione del 8 ottobre 2015
Nell’ambito del Preventivo 2016 appena licenziato dal Consiglio di Stato figurano importanti misure sul personale, al quale si chiede un nuovo e ulteriore sacrificio nell’ambito di un – è pur vero necessario – risanamento finanziario a medio termine. Un sacrificio quantificabile a più di 14 milioni e concretizzato in misure sui salari, sugli avanzamenti di carriera e perfino sulla riduzione dell’organico dei funzionari.
Nonostante la paventata necessità “di vagliare attentamente anche la spesa riguardante il personale” (vedi p. 33 del Preventivo 2016) e gli importanti sacrifici richiesti ai dipendenti pubblici, il Dipartimento delle Istituzioni ha comunque aperto un concorso pubblico per dotare il Comando della Polizia cantonale di uno psicologo. Si tratta del concorso 75/15, “Collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) presso i Servizi del Comando della Polizia cantonale”, pubblicato sul Foglio Ufficiale n. 67.
In merito a tale concorso i sottoscritti deputati formulano al lodevole Consiglio di Stato le seguenti domande.
– Il Consiglio di Stato ritiene opportuna e giustificata – a fronte delle ingenti misure di risparmio sul personale – l’assunzione di uno psicologo in seno al Comando della Polizia cantonale?
– Quali sono le valutazioni e le motivazioni alla base di tale decisione?
– Perché un concorso simile era già stato pubblicato in passato e poi ritirato?
– Non ritiene il Consiglio di Stato più razionale ed efficace, in caso di necessità di sostegno ai collaboratori o per la selezione del personale, far capo alla Sezione delle Risorse Umane, dove lavorano già degli psicologi specializzati in questi campi?
– Nel 2016 è prevista una riduzione del personale di 46 unità (per un importo pari a 5.3 milioni di franchi), ma di quante unità è aumentato il personale statale tra il 2011 e il 2015?
Quante e quali nuove funzioni, come quella dello Psicologo della polizia, sono nel frattempo state istituite o sono previste in futuro?
Nicola Pini, Giorgio Galusero, Fiorenzo Dadò