Leggiamo su tutti i Socialnetwork, sentiamo nelle trasmissioni radio e televisive come sono i pensieri più profondi dei vari candidati alle Federali. Ne siamo basiti di come non si parla di temi ma unicamente si fa del teatrino elettorale da “bassa lega”. Sembra la continuazione del secondo atto (Cantonali) la premessa per vedere ancora il peggio per il terzo atto (Comunali). Inviteremmo molti parlamentari cantonali o candidati a frequentare i bar nei paesi, magari dove molti ticinesi hanno perso il posto di lavoro per ….
Abbiamo politici che con disprezzo si esprimeno sugli stranieri, in particolare Italiani, ma candidati o politici che tentano di abbozzare una discussione sui temi ne sentiamo la vera mancanza. Non vogliamo gli slogan propagandistici per vincere o meno le elezioni, a noi personalmente se vincono i rossi o i verdi o i blu poco importa, ma chi sarà eletto dovrà chinarsi sui temi e dimostrare di volerli risolvere. Ne abbozziamo qualcuno: disoccupazione giovanile e over 50, valorizzare il ruolo della donna nel nucleo famigliare con figli, sistema sanitario trasparente (non dove si coprono errori grossolani di medici-chirurghi, tanto per…), mobilità pubblica, sistema pensionistico e previdenziale e turismo (quello vero non di facciata). A questi temi se ne aggiungono poi altri, di minor importanza ma che contribuiranno al benessere di noi tutti popolino. Purtroppo l’esempio vien dall’alto ci hanno insegnato i nostri genitori e se l’esempio è starnazzare e insultare le persone, non possiamo di certo sperare in un miglioramento del clima politico ma quel che più conta in un benessere reale per la gente. Peccato, ogni elezione che si affaccia è un’occasione persa per poter avvicinare le persone alla politica! Peccato, veramente peccato. (ETC/rb)
Nella foto una rappresentazione di un teatrino di burattini.